Ryanair a Napoli, 58 rotte e 530 voli a settimana: «Ma il Comune revochi l'aumento della tassa di imbarco»

Ecco il nuovo tour estivo con il programma operativo di voli più grande di sempre

Un gruppo di hostess Ryanair
Un gruppo di hostess Ryanair
Gianni Molinaridi Gianni Molinari
Giovedì 23 Marzo 2023, 15:39 - Ultimo agg. 24 Marzo, 07:21
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Ryanair affronta l'estate di Napoli (da domenica ufficialmente comincia la summer season) con il programma operativo di voli più grande di sempre da quando la low cost è sbarcata a Capodichino. Ma anche con un'incognita, non di poco conto visto il piano di investimenti per Napoli, l'aumento della tassa di imbarco voluto dal Comune nell'ambito del ripiano del Patto per Napoli, da 6,5 a 8,5 euro per passeggero in partenza.

Anzitutto da domenica saranno 58 le rotte da Napoli con sei significative nuove destinazioni (Danzica, Memmingen, Paphos, Shannon, Trapani e Zante) e l'aumento delle frequenze su di altre rotte già esistenti, tra cui rotte Palermo, Trieste, Tolosa e Valencia. 

Per questo piano Ryanair ha previsto un investimento di 500 milioni di dollari con 5 aeromobili basati a Capodichino e 150 posti di lavoro per piloti, personale di cabina e ingegneri. 

Complessivamente da Napoli ogni settimana partiranno 530 voli (+90% rispetto al periodo pre-Covid) e 3,9 milioni di passeggeri da/per Napoli stimati (circa il 40% dei passeggeri totali previsti a Capodichino nel 2023). 

Ma Ryanair ha messo le mani avanti: la summer si fa in grande e si aspettano le trattative per evitare l'aumento della tassa d'imbarco. La palla è nella difficile trattativa tra Gesac (che ha portato la questione davanti al Tar), Comune e lo stesso Governo che potrebbe con un suo intervento chiarire la questione eliminandola o rinviandola tra quelle previste dagli obblighi sottoscritti dal Comune sul Patto per Napoli, sottoscritto dall'amministrazione per gestire l'imponente fardello di debiti.

Il direttore del commerciale di Ryanair Jason McGuinness è stato esplicito: «Se Ryanair vuole continuare a crescere e a investire nella Regione, il Comune di Napoli deve revocare la sua proposta di aumento di 2 euro della tassa sui passeggeri in partenza, che renderebbe Napoli uno dei più costosi e inaccessibili aeroporti italiani.

La crescita di questa Estate per Napoli è subordinata all'eliminazione di questa nuova tassa, garantendo alla Regione di rimanere competitiva rispetto ad altre aree con bassi costi di accesso. Inoltre, chiediamo al Governo italiano di eliminare immediatamente l’addizionale comunale (6,50 euro per passeggero in partenza) da tutti gli aeroporti italiani per garantire una crescita continua dell'economia turistica italiana».

 

Tuttavia rispetto alle chiusue delle settimane scorse, soprattutto quelle del dibattito sul bilancio, si capsice che qualcosa si sta muovendo a livell ocentrale non solo per Napoli.

Tanto che l’amministratore delegato di Gesac (la società che gestisce Capodichino), Roberto Barbieri molto duro nelle settimane scorse ha usato oggi un vocabolario più possibilista.

«Nell’interesse di tutti - ha detto - e secondo modalità ragionevoli individuate con il governo, ci auguriamo di risolvere il nodo dell’incremento dell’addizionale comunale, al fine di mantenere gli attuali volumi di traffico e sviluppare contestualmente l’aeroporto di Salerno, che sarà gradualmente operativo a partire dall’anno prossimo». 

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Se son rose fiorriranno, anche perchè la concorrenza è forte: Catania da qualche tempo superata da Napoli come numero di passaggeri ha lanciato un imponente operativo estivo che punta a soffiare voli e passeggeri esteri proprio a Napoli e riportarsi al quarto posto tra gli scali italiani.

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