Scuola torna in presenza. Bianchi: "No tamponi gratis a docenti no vax"

Scuola torna in presenza. Bianchi: "No tamponi gratis a docenti no vax"
Lunedì 16 Agosto 2021, 09:00
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(Teleborsa) - Non ci sarà il tampone gratis per gli insegnanti per ottenere il green pass. Lo ha ribadito il Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, in due interviste a Il Messaggero e il Mattino, parlando dei docenti "no vax" che hanno scelto di non effettuare la vaccinazione obbligatoria. "Nessun passo indietro" assicura il Ministro.

"Chiariamolo subito, non ci saranno tamponi gratis ai 'no vax', andremo incontro solo a chi non può vaccinarsi per motivi di salute", afferma il titolare dell'Istruzione, aggiungendo "chi può vaccinarsi deve farlo: il vaccino è l'arma che abbiamo per uscire da questa pandemia e il green pass è uno strumento importantissimo di tutela della salute di tutti".

Bianchi conferma anche chee "a settembre si torna in presenza" che si sta lavorando da mesi a questo obiettivo, con circa 2 miliardi stanziati dall'ultimo decreto per sostenere la ripresa delle lezioni a scuola.

"Vacciniamoci tutti, è un gesto di solidarietà e responsabilità su cui oggi si misura l'unità del Paese", afferma Bianchi, lanciando un appello a quel 10-15% di insegnanti che ancora non si è vaccinato.

Anche una nota del Ministero, pubblicata alla vigilia di Ferragosto, smentisce l'ipotesi di gratuità dei tamponi agli insegnanti e ribadisce che il Protocollo siglato con i sindacati "prevede invece, una corsia preferenziale per il personale che deve ancora vaccinarsi, dunque una intensificazione della campagna vaccinale" e " consente alle scuole, sulla base di un preventivo raccordo istituzionale con il Commissario straordinario per l'emergenza sanitaria, di effettuare tamponi diagnostici al personale mediante accordi con le Aziende Sanitarie Locali o con strutture diagnostiche convenzionate".

"L'obiettivo - si sottolinea - è duplice: continuare a contrastare la pandemia, soprattutto attraverso la vaccinazione, e dare supporto ai più fragili, ovvero a chi non può vaccinarsi per particolari motivazioni che saranno ulteriormente indicate negli accordi con le Aziende Sanitarie Locali, in raccordo con il Ministero della Salute".
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