Statali, Brunetta: «Smart working se migliora efficienza, altrimenti si torna in ufficio. Servono 150mila assunzioni l'anno»

Statali, Brunetta: «Smart working se migliora efficienza, altrimenti si torna in ufficio»
Statali, Brunetta: «Smart working se migliora efficienza, altrimenti si torna in ufficio»
Lunedì 12 Aprile 2021, 12:16 - Ultimo agg. 14 Aprile, 07:19
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Smart working nella Pubblica amministrazione? «Solo se migliorerà l'efficienza del lavoro e la soddisfazione del cliente, sennò si tornerà sul posto di lavoro». Parola del ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, che ne ha parlato in una conversazione con Pwc, grande società di consulenza. Il ministro ha fatto l'esempio di una conferenza dei servizi che si può fare in teleconferenza in modo efficiente e con soddisfazione. Non è invece accettabile una situazione come quella accaduta di sportelli al pubblico chiusi con scritto «chiuso per smart working». «I clienti finali sono stati silenziati», ha detto.

Le assunzioni

Intanto il ministro ha sottolineato che per ripristinare il turn over nella pubblica amministrazione ci vogliono 150.000 assunzioni l'anno. Brunetta ha ribadito la necessità di cambiare le regole del reclutamento, dei concorsi quindi, perché «senza non si può fare il ricambio generazionale».  «Per ripristinare un minimo di turn over, serio, qualitativo e quantitativo - ha detto - servono almeno 150mila nuove assunzioni all'anno».

E poi ha aggiunto: «Noi ora siamo un paese con pochi investimenti pubblici e privati, un paese che ha svilito, asfaltato, appiattito, desertificato il suo capitale umano pubblico ma abbiamo la grande occasione di poter utilizzare 200 miliardi che l'Europa ci darà per ripartire con gli investimenti e per reinvestire nel capitale umano pubblico».

 

 

Semplificazione

«Io sto preparando un decreto legge di semplificazione a 360 gradi, che dovrebbe essere approvato entro questo mese, di accompagnamento al Pnrr», ha quindi annunciato. Una semplificazione a cui il ministro sta lavorando «ovviamente con la collaborazione di tutti i colleghi degli altri ministeri, io faccio semplicemente da raccoglitore delle riflessioni e delle riforme di tutti, a partire da quelle della Pa, perché se il processo amministrativo non è semplificato è come se ci fosse un tubo pieno di curve, il flusso non lo attraversa. Stiamo parlando di un flusso digitale che non deve avere blocchi e quindi il canale di attraversamento deve essere il più semplice possibile». «Sarà un diario di bordo per i prossimi sei anni, non solo per salvare ma anche per cambiare l'Italia» ha aggiunto Brunetta.

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