Società Autostrade Meridionali, il titolo vola in Borsa: +218% in cinque mesi

L'expoloit della società napoletana senza asset

Vola Società Autostrade Meridionali
Vola Società Autostrade Meridionali
Gianni Molinaridi Gianni Molinari
Venerdì 21 Aprile 2023, 07:00 - Ultimo agg. 22 Aprile, 09:06
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Cosa succede in Borsa al titolo della Società Autostrade Meridionali? La Sam - controllata al 59 per cento da Autostrade per l'Italia (Aspi) mentre il rimanente 41% è sul mercato - ha avuto fino al 31 marzo 2022 la concessione dell'autostrada Napoli-Pompei-Salerno, poi passata il successivo primo aprile alla Spn, una spa controllata dal consorzio italo-spagnolo Sis.

Da allora la società napoletana è rimasta senza asset e molti sono stati i rumors sul suo futuro anche perché, a differenza di altre società controllate da Aspi, è connotata da un'importante presenza di flottante tale da condizionare le decisioni da assumere: da un lato, infatti, lo statuto sociale prevede la possibilità di partecipare a gare per la realizzazione e gestione di altre autostrade (se e quando i titoli concessori scadranno), o acquisire partecipazioni in imprese del settore; dall'altro rumors di Borsa hanno in alternativa ipotizzato la sua liquidazione.

Il titolo negli anni passati in Borsa si è mantenuto intorno ai cinque euro per azione subendo un primo importante apprezzamento proprio in occasione del passaggio della concessione alla Spn, da 5,2 a 7,4, quota tenuta per qualche mese fino al 19 dicembre quando è cominciata una corsa costante culminata nel rialzo massimo di ieri a 23,5 euro, con quantità via via sempre maggiori (il massimo è stato toccato il 18 aprile con quasi 490mila azioni trattate, a fronte di una media negli anni scorsi assestata tra le tre e le cinquemila azioni quotidiane). 

Una situazione che ha imposto alla Sam nella serata di ieri, a mercato chiuso, una comunicazione ufficiale. «Con riferimento al recente andamento in Borsa del proprio titolo azionario, sentito anche l'azionista di controllo Autostrade per l'Italia S.p.A.

comunica di non essere a conoscenza di elementi che possano giustificare le variazioni intervenute sul mercato borsistico».

«Rimane pertanto fermo - è scritto nella nota della società - quanto già comunicato al mercato da ultimo in data 23 febbraio 2023, in occasione dell'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del progetto di Relazione Finanziaria al 31 dicembre 2022, in relazione alle attività in corso ed alle strategie aziendali per il futuro, a seguito del subentro del nuovo concessionario subentrato dal primo aprile 2022». Cioè l'interesse per nuove attività nel settore autostradale. Intanto lunedì prossimo Sam staccherà un dividendo di 3,50 euro per azione a fronte di un bilancio 2022 con ricavi per 34 milioni di euro (erano 89,9 nel 2021 quando però gestiva l'autostrada) e un utile di 15,8 milioni (16 milioni nel 2021).

Cosa può dunque avere mosso il mercato del 218 per cento? Due sono le ipotesi: l'interesse per lo stacco della cedola da 3,5 euro (e questo si capirà già da martedì), oppure l'idea che il mercato si è fatta sul futuro della società: cioè la liquidazione che deve essere prima preceduta dal delisting, l'uscita dalla Borsa che obbligherebbe l'azionista di maggioranza ad acquistare il flottante a un prezzo che, evidentemente, non può essere quello precedente al 19 dicembre ma rispecchiare l'andamento delle ultime settimane. Corroborano questa tesi importanti acquisti fatti a novembre 2022 a un prezzo costante di circa sette euro. 

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