Statali, il nuovo contratto: da 63 a 117 euro al mese, ecco tutti gli aumenti per categoria La tabella

Statali, ecco il nuovo contratto, tutti gli aumenti per categoria tra ministeri e agenzie: da 63 a 117 euro. La tabella
Statali, ecco il nuovo contratto, tutti gli aumenti per categoria tra ministeri e agenzie: da 63 a 117 euro. La tabella
di R. Ec.
Martedì 21 Dicembre 2021, 14:56 - Ultimo agg. 16:31
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Dai 109 euro in più al mese per un direttore di divisione ai 117 per un ispettore generale, passando per i 66 euro di un funzionario di Area 2 e una previsione speciale per i nuovi esperti da assumere per finalizzare il Pnrr. Sono diversi, a seconda della categoria, gli scatti di stipendio per gli statali secondo il nuovo contratto firmato oggi all'Aran (la rappresentanza della Pa), al termine di una serie di sessioni contrattuali durata molti mesi. Si tratta del rinnovo contrattuale del comparto delle funzioni centrali (ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici). La pre intesa, sottoscritta in attesa della legge di bilancio, riguarda il triennio 2019-21 ed è stata firmata precisamente da Aran e i sindacati del pubblico impiego Cgil, Cisl Uil e Flp.

Nuovo contratto per gli statali, aumenti significativi

«È fatta- ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta- La firma di oggi all'Aran della preintesa sul rinnovo del contratto collettivo nazionale del comparto funzioni centrali 2019-2021 mi rende felice e orgoglioso. Rispettiamo l'impegno che avevo preso il 10 marzo siglando con i sindacati il Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale».

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«Con il contratto, linfa del cambiamento- ha aggiunto il ministro  - ridiamo centralità e dignità al capitale umano che muove la macchina amministrativa del Paese e che è stato protagonista indiscusso della tenuta italiana davanti alla tragedia della pandemia. La firma odierna, apripista per gli altri comparti, a partire da sanità ed enti locali, è la conclusione di un percorso di negoziati basati sulla fiducia reciproca, sulla responsabilità e sulla partecipazione».

Le novità

Spunta, a sorpresa, anche una norma per i dipendenti in transizione di genere. Chi ha deciso di cambiare sesso avrà la possibilità di utilizzare un “alias” nel suo fascicolo personale, ossia di poter utilizzare il nome che si è scelto. Non è l’unica novità dell’articolato di ben 107 pagine del nuovo contratto delle Funzioni centrali, il primo dei quattro contratti degli statali, che questa mattina il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, porterà al tavolo dei sindacati per la firma. Per la prima volta i dipendenti pubblici potranno avere una polizza sanitaria integrativa per coprire le spese mediche. Non solo. Rispetto alle bozze esaminate nelle ultime settimane, anche gli aumenti tabellari, quelli che valgono per tutti i dipendenti del comparto, sono leggermente aumentati.

Si andrà da un minimo di 63 euro fino a 117 euro lordi mensili per i funzionari più alti in grado. 

Gli esperti del Pnrr

Ma le novità sono molte. Due quelle principali: il nuovo ordinamento professionale che ridefinisce le carriere dei dipendenti pubblici, e la regolamentazione dello smart working. Partiamo dal primo. Oltre alle classiche tre aree, la prima, la seconda e la terza, arriva anche una quarta area, quella battezzata delle «elevate professionalità». La si potrebbe paragonare all’area dei “quadri” del privato. Servirà ad accogliere soprattutto gli esperti e i professionisti che saranno assunti nella Pubblica amministrazione per attuare il Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza. Il loro stipendio sarà simile, per struttura, a quello di un dirigente. Si andrà da un minimo di 46 mila euro lordi l’anno, fino a 64 mila euro lordi, ai quali però, andranno aggiunti i premi di risultato. Cambiano le carriere anche nelle fasce inferiori. 

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Le promozioni 

Le promozioni potranno avvenire dall’interno, senza più la necessità per gli attuali dipendenti di dover partecipare a concorsi e confrontarsi anche con candidati esterni. Fino al 2024, i passaggi tra aree potranno essere effettuati anche in “deroga” ai titoli di studio. Un operatore della prima area potrà diventare assistente con 8 anni di esperienza, senza la necessità di dover avere anche il diploma di scuola superiore. Un assistente potrà passare funzionario con 10 anni di esperienza, senza più bisogno della laurea. Arrivano anche le progressioni “orizzontali”. Scatti di stipendio da 2.200 euro annui per un funzionario, che saranno assegnati in base a tre diversi criteri: il merito (ossia la media delle valutazioni ottenute negli ultimi tre anni), l’anzianità di servizio e, infine, i titoli di studio e la formazione. Ma saranno i primi due criteri ad avere il peso maggiore. Gli scatti non saranno automatici per tutti i dipendenti. Ogni amministrazione avrà un numero massimo di “progressioni” da assegnare. Chi per 6 anni consecutivi non ha ricevuto scatti, otterrà un punteggio aggiuntivo del 3%. 

Per i funzionari e gli assistenti della seconda area, che svolgono compiti particolari, ci saranno delle retribuzioni extra. Nel caso dei funzionari questo “extra” potrà andare da 1.200 fino a 2.600 euro l’anno, ma la contrattazione integrativa potrà alzare queste soglie. Per gli assistenti l’indennità annua massima prevista è di mille euro. 

Smart working rinnovato

Poi c’è il capitolo sullo smart working. Saranno introdotte due tipologie diverse di lavoro agile. La prima è lo smart working vero e proprio, quello per obiettivi. La giornata lavorativa potrà essere divisa in due fasce orarie: contattabilità e disconnessione. Nella prima fascia i dipendenti potranno ricevere mail e telefonate, ma non sarà necessario che si attivino immediatamente. Nella fascia di disconnessione, invece, non potranno essere contattati. Quest’ultima fascia andrà dalle 22 della sera alle 6 del mattino. Ma in ogni caso non potrà essere richiesto ai dipendenti di essere contattabili oltre l’orario medio giornaliero, ossia 9,6 ore. È saltata invece l’ipotesi di inserire una fascia di operatività, in cui potesse essere richiesto di svolgere immediatamente i compiti loro assegnati.

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Durante lo smart working i dipendenti non potranno fare lavoro straordinario e non avranno diritto ai buoni pasto. La seconda modalità è invece il «lavoro da remoto». Anche stando a casa bisognerà osservare l’orario di ufficio. Con questa modalità i dipendenti avranno diritto sia agli straordinari che ai buoni pasto. Si firmerà davvero il contratto oggi? Almeno quattro sigle, le più grandi, sarebbero pronte. Un bel regalo natalizio ai dipendenti pubblici che, una volta completato l’iter di validazione e registrazione del contratto, oltre agli aumenti riceveranno gli arretrati degli ultimi tre anni. 

La tabella degli aumenti

Ecco tutti gli aumenti per categoria nei ministeri:

Fonte: nuovo contratto Aran-sindacati

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