Stellantis, Pomigliano a tutta Panda: stop cassa integrazione e rientro in fabbrica

Stellantis, Pomigliano a tutta Panda: stop cassa integrazione e rientro in fabbrica
di Nando Santonastaso
Venerdì 11 Marzo 2022, 07:00 - Ultimo agg. 12 Marzo, 16:35
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La city car più amata dagli italiani non si sposta. La Panda continuerà ad essere prodotta almeno fino al 2026 nello stabilimento di Pomigliano d'Arco. I dubbi sulla permanenza nel sito campano, che circolavano da anni (l'ipotesi più accreditata parlava di un ritorno in Polonia), sono stati spazzati via dall'annuncio del Gruppo Stellantis ieri, durante l'incontro al ministero dello Sviluppo economico con le organizzazioni sindacali in cui è stato fatto il punto sulle prospettive dei singoli impianti italiani all'indomani del Piano industriale illustrato il primo marzo dall'ad Carlos Tavares. Il futuro del sito sarà sull'asse Panda-Tonale, il Suv quest'ultimo dell'Alfa Romeo che entrerà in produzione tra aprile e giugno. Un'accoppiata che dovrebbe garantire la piena occupazione a Pomigliano, attualmente limitata al 70% circa dei 4.300 dipendenti con il ricorso alla Cassa integrazione a rotazione. Un traguardo che i sindacati non hanno mai rinunciato a sollecitare alla Direzione aziendale, forti del fatto che Panda ha mantenuto saldamente la leadership delle immatricolazioni sul mercato nazionale anche nei durissimi anni della pandemia, quando il tracollo delle vendite di auto (non solo in Italia) faceva presagire il peggio per il futuro del settore. Le nuvole nere non sono certo sparite in questo inizio di 2022 a causa delle difficoltà nella fornitura dei chip che ha mandato in tilt tutte le compagnie mondiali. Ma dopo avere chiuso il 2021 con oltre 112mila modelli venduti (la Lancia Ypsilon che segue in classifica ne ha immatricolate un terzo di Panda), la tendenza anche nel nuovo anno non è cambiata, sia pure in un mercato ancora lontano dal 2019: a febbraio sono state acquistati 10.130 modelli, nettamente il numero più alto.

Sarebbe stato insomma complicato rinunciare a tanta concretezza e affidabilità (i ritmi di produzione prevedono 800 esemplari al giorno e per il 2022 sarebbe previsto un ulteriore restyling, stando ai siti specializzati), specie ora che, come detto, a Panda si affiancherà Tonale, una delle nuove, grandi sfide di Stellantis per l'immediato futuro e forse non solo per lEuropa. Si era pensato che l'eventuale, dolorosa rinuncia all'utilitaria potesse essere compensata da una nuova missione a Pomigliano, come espressamente richiesto dai sindacati per recuperare al lavoro tutto il personale campano. «Ma non è detto che questa possibilità debba essere considerata ormai superata adesso che abbiamo avuto la buona notizia della conferma di Panda fino al 2026», dice Biagio Trapani, segretario dei metalmeccanici Cisl di Napoli che stamani ha promosso un attivo di delegati sempre a Napoli con la partecipazione del segretario nazionale Fim Ferdinando Uliano, del coordinatore del settore automotive Stefano Boschini e di Melicia Comberiati della segreteria Cisl partenopea.

Di sicuro, come sottolineano Uliano e il segretario generale della Fim, Benaglia, «la conferma della produzione della Panda avrà effetti positivi anche sullo stabilimento delle meccaniche di Mirafiori» dove si temevano contraccolpi negativi per via della crisi generale del settore auto. 

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Dall'incontro di ieri, presente anche il ministro Giancarlo Giorgetti, è arrivata anche la conferma che gli stabilimenti meridionali restano centrali per il futuro, anche in chiave di transizione energetica. Pratola Serra, come previsto, produrrà dal 2024 i motori Euro 7 per tutti i veicoli commerciali del gruppo. destinati dal 2024 allo stabilimento di Pratola Serra con impatti positivi anche per il sito di Verrone. Messaggi rassicuranti anche per l'avvio della Gigafactory di Termoli, destinata alla produzione di batterie per i modelli elettrici, obiettivo generale della compagnia per il futuro: la firma dell'accordo con il governo e Invitalia dovrebbe essere imminente. A Cassino, che diventerà la casa dell'Alfa Romeo, ribadito l'arrivo della Maserati Granturismo mentre a Melfi la leadership sulla bassa emissione della nuova piattaforma Bev Stla Medium, sulla quale dal 2024 verranno sviluppati quattro nuove vetture completamente elettriche e multi-brand con una linea dedicata all'assemblaggio delle batterie. 

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