Strada dei Parchi, allarme pedaggi. «Rischio maxi aumenti del 34%»

Il concessionario di A24 e A25 chiede il via libera al piano economico per evitare i rincari nel 2022

Strada dei Parchi, allarme pedaggi. «Rischio maxi aumenti del 34»
Strada dei Parchi, allarme pedaggi. «Rischio maxi aumenti del 34»
di Umberto Mancini
Sabato 9 Ottobre 2021, 21:32 - Ultimo agg. 10 Ottobre, 19:25
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L’annuncio è arrivato durante l’audizione parlamentare presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. «Senza l’approvazione del nostro piano economico finanziario - ha spiegato l’ing Riccardo Mollo, ad di Strada dei Parchi, la concessionaria dell’autostrada A24/A25 - necessario per completare la messa in sicurezza antisismica ci sarà un aumento dei pedaggi del 34% dal primo gennaio 2022». Una maxi stangata quindi per gli automobilisti. Dal dicastero delle Infrastrutture guidato da Enrico Giovannini respingono al mittente la minaccia, ritenendola infondata. Il dossier è comunque sul tavolo e presto, si sostiene, arriverà una soluzione. Di certo, giurano, non ci sarà nessuna stangata per gli automobilisti.

Un messaggio forte, da allarme rosso, quello che arriva comunque dal concessionario.

Il manager del gruppo Toto ritiene che l’approvazione del piano economico finanziario (il Pef) consentirebbe di «scongiurare l’aumento dei pedaggi che, secondo la formula stabilita per la convenzione, prevede un incremento a due cifre», il 34% appunto. Le tariffe, come accennato, sono bloccate dal 2017 e hanno subito tagli già dal 2015 per effetto di una serie di decreti interministeriali. «Questo blocco - sostiene l’ad - ha determinato una sorta di palla di neve in continua espansione che rischia di innescare una valanga in base alla formula stabilita dal contratto di concessione».

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LE TAPPE

La mancata approvazione del piano - aggiunge l’azienda che gestisce la A24 (Roma-L’Aquila-Teramo) e l’A25 (Torano-Avezzano-Pescara) - impedisce anche di completare gli adeguamenti antisismici urgenti. 
Il concessionario offre comunque una via d’uscita per evitare la maxi stangata. «Grazie al lavoro portato avanti da Strada dei Parchi con il commissario straordinario Gentile e il commissario ad acta Fiorentino, si argomenta, siamo pronti a proporre un piano che permetterebbe di risolvere questa distorsione attraverso: aumenti delle tariffe contenute ad un massimo del 1% all’anno fino al 2030 (scadenza della concessione), nessuna proroga alla concessione in essere e completamento dell’adeguamento antisismico».

In termini quantitativi, il commissario straordinario Gentile ha stimato un investimento complessivo di 6,5 miliardi, di cui 5,1 miliardi per la fase più urgente. «Per una volta nella storia del partenariato pubblico-privato - fanno sapere dal gruppo che gestisce l’autostrada - ci sarebbe una perfetta coincidenza tra fonti e impieghi perché della somma complessiva per la prima fase, 3 miliardi sono già resi disponibili dal Commissario straordinario, tra fondi italiani e fondi complementari al Pnrr, mentre 2,1 miliardi sono garantiti in autofinanziamento dal concessionario».

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