Si deve al celebre poeta romantico inglese Percy Bisshe Shelley l'aforisma «The rich get richer and the poor get poorer»: tradotto, i ricchi diventano più ricchi e i poveri si impoveriscono. Un'espressione che potrebbe essere utile per sintetizzare l'ultimo studio di Transport&Environment, l'ombrello europeo per le organizzazioni non governative che lavorano nel campo dei trasporti e dell'ambiente, condotto sul taglio alle accise sul carburante.
Il report, infatti, rivela che saranno soprattutto gli automobilisti più ricchi - pari al 10% del totale - a beneficiare di questa riduzione, che arriveranno a risparmiare 8 volte di più rispetto al 10% più povero, perché consumano molto più carburante. Gli automobilisti più ricchi guidano di più, spesso da soli e con veicoli più grandi e più inquinanti.
Il rapporto suggerisce che i governi dovrebbero invece imporre una tariffa all'importazione sul petrolio russo, per aumentare le entrate per il sostegno in contanti alle famiglie a basso reddito e la sicurezza energetica dell'Europa.
Griffin Carpenter, analista automobilistico di T&E, ha dichiarato: «I governi dell'Ue affermano di essere dalla parte dell'Ucraina, ma invece di tassare il petrolio russo, lo stanno sovvenzionando con 9 miliardi di euro dei contribuenti. Ci sono modi migliori in cui i governi possono aiutare le persone. Potremmo imporre un dazio o una tassa sulle importazioni di petrolio russe in questo momento. Invece di sovvenzionare i ricchi conducenti di auto che consumano benzina, il sostegno in denaro potrebbe essere distribuito in modo più equo alle famiglie che ne hanno davvero bisogno».
«Il modo più semplice per evitare i prezzi elevati del petrolio - continua Griffin - è consentire alle persone di guidare di meno. I governi dovrebbero rendere il lavoro a casa un diritto e ridurre temporaneamente le tariffe dei trasporti pubblici. Se i governi vogliono aiutare le famiglie a basso reddito dipendenti dall'auto, dovrebbero abbassare le tasse sul reddito, aumentare le indennità di mobilità o semplicemente emettere assegni in contanti a coloro che ne hanno bisogno».