Nasce Tnta, la nuova piattaforma del gruppo Caltagirone per gli investimenti pubblicitari

Nasce Tnta, la nuova piattaforma del gruppo Caltagirone: ottimizza gli investimenti pubblicitari
Nasce Tnta, la nuova piattaforma del gruppo Caltagirone: ottimizza gli investimenti pubblicitari
Mercoledì 7 Aprile 2021, 15:17 - Ultimo agg. 18 Febbraio, 19:42
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Nasce Tnta, piattaforma che riconosce e qualifica l'attendibilità delle pagine web ottimizzando gli investimenti degli advertiser, realizzata da CEDSDigital che come Piemme è una società di Caltagirone Editore. Tnta (Trusted News for Trusted Advertising), resa possibile anche grazie alla collaborazione con IAS - Integral AD Science e Google, basandosi su sistemi di machine learning per il controllo del web, è in grado di identificare le pagine problematiche e quindi di assegnare un punteggio qualitativo alle diverse pagine web che ospitano le pubblicità consentendone l'esclusione dalla pianificazione pubblicitaria.

Come funziona

La piattaforma, realizzata da professionisti dell'informazione e dell'advertising e rivolta a clienti diretti, trading desk e clienti con accesso alla DSP, consente attraverso l'impiego di 7 filtri di migliorare la fruizione delle informazioni, ottimizzare gli investimenti pubblicitari ed incentivare l'attenzione verso il controllo delle fonti. Dal punto di vista dell'inserzionista pubblicitario la piattaforma, acquistabile ed attivabile direttamente nel flusso del programmatic ed utilizzabile su tutti i siti italiani ed esteri, permette di applicare i propri filtri sui siti a rischio elevato o di escludere anche siti a rischio moderato, rendendo ogni campagna assolutamente controllabile e adatta alle diverse esigenze. In particolare TNTA consente di escludere dalla programmazione contenuti problematici come click bait, o siti inaffidabili, lenti, obsoleti o con bassa user experience, oltre naturalmente a fake news ed hate speech.

Il lancio

In occasione del lancio, è stato condotto uno studio da Kantar e Caltagirone Editore per indagare come i contesti fruitivi critici impattano concretamente sui comportamenti di navigazione e, quindi, in maniera indiretta, sulla fruizione e l'efficacia dell'advertising.

Tale studio evidenzia come una cattiva esperienza di navigazione o un'esposizione a un contenuto non opportuno possano innescare situazioni in cui gli utenti sono meno portati ad interagire con le pubblicità e meno aperti verso i prodotti pubblicizzati all'interno della pagina web. Un'esperienza di navigazione negativa determinata da contenuti di bassa qualità o dalla difficoltà di navigazione all'interno della pagina web comporta un giudizio negativo sui contenuti e l'immediato abbandono del sito. Ciò si riflette sull'esperienza di fruizione del messaggio pubblicitario con un impatto reputazionale negativo per il prodotto. L'utente considera infatti le aziende responsabili dei contesti in cui compaiono le loro pubblicità e queste sono quindi penalizzate da elementi di sistema che non governano.

L'inchiesta

Le interviste condotte su un panel di investitori pubblicitari hanno evidenziato, d'altro canto, che il digitale è sempre più un luogo fondamentale per l'interazione con i target, divenendo quindi un canale determinante per trasmette la propria immagine. L'attenzione alla qualità del contesto deve quindi essere elevata, non solo per gli aspetti di affinità valoriale tra prodotto e contenitore, ma anche per quanto riguarda gli aspetti attinenti alla user experience. Tuttavia solo la metà delle aziende intervistate agisce direttamente in qualche modo per prevenire contesti di bad user experience. 

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