Ucraina, caos export grano
Confagricoltura contro l'Ue

L'organizzazione contesta la proroga - decisa dalla Commissione Ue - di bloccare l'import di cereali dall'Ucraina nei paesi confinanti che genera effetti distorsivi su tutto il mercato europeo

Un campo di grano in Ucraina
Un campo di grano in Ucraina
Gianni Molinaridi Gianni Molinari
Sabato 10 Giugno 2023, 12:08
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Confagricoltura contesta la decisione della Commissione europea di prorogare fino al 15 settembre il blocco delle importazioni di grano, mais, colza e semi di girasole dall’Ucraina sul mercato di cinque Stati membri limitrofi: Bulgaria, Polonia, Romania, Slovacchia e Ungheria, dove è consentito esclusivamente il transito dei prodotti verso destinazioni finali nell’Unione o fuori dalla Ue.

«Avrebbero dovute essere - sostiene Confagricoltura - misure eccezionali e temporanee, ma hanno messo in crisi il regolare funzionamento del mercato unico:  per i redditi degli agricoltori nei cinque Stati per l’aumento delle importazioni dall’Ucraina è stato previsto uno stanziamento di oltre 150 milioni di euro. In aggiunta, nel giro di poche settimane, la Commissione ha autorizzato aiuti di Stato per gli agricoltori polacchi per un ammontare di circa 2,7 miliardi di euro. Più - rileva l'organizzazione - di quanto il governo italiano abbia destinato ai primi interventi di soccorso alle popolazioni e al sistema economico per le alluvioni in Emilia-Romagna».
 

«Non è assolutamente in discussione - sottolinea Confagricoltura - il massimo e fermo impegno a sostegno delle esportazioni agroalimentari dell’Ucraina. La critica è all’Esecutivo Ue per la mancata salvaguardia del mercato unico e per la disparità di trattamento tra gli Stati membri».

«In Italia - segnala la Confederazione - stiamo registrando un consistente aumento degli arrivi di cereali dal Nord Est europeo, in un contesto di mercato segnato da una contrazione dei prezzi che nel giro di un anno è stata del 40%».
 

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