Zes Campania: un miliardo di investimenti

«Le semplificazioni burocratiche e le agevolazioni fiscali sono i due pilastri della Zes»

Il nuovo stabilimento Temi del gruppo Gls
Il nuovo stabilimento Temi del gruppo Gls
di Nando Santonastaso
Martedì 23 Maggio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 24 Maggio, 08:49
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Poco meno di un miliardo nell'ultimo anno e mezzo. È l'ammontare aggiornato degli investimenti nella Zona economica speciale della Campania, corrispondenti a 27 autorizzazioni uniche rilasciate dal Commissario straordinario di governo Giosy Romano. Robusta e a quanto pare destinata ancora a crescere l'accelerazione degli ultimi mesi, la Zes campana di gran lunga davanti alle altre sette istituite nel Mezzogiorno. Farmaceutica, logistica e industria green i settori di punta, in cima all'elenco multinazionali e Gruppi industriali che in Campania hanno già radici e vogliono ramificarle ulteriormente sfruttando l'enorme vantaggio dell'autorizzazione unica che semplifica le procedure. Si va da Novartis, a Torre Annunziata, a Tea Teck per l'ex Whirlpool (con il sostegno finanziario del Gruppo Intesa Sanpaolo), da Temi (gruppo Gls) a Farvima, queste ultime nell'area dell'Interporto di Nola per le quali il gruppo UniCredit ha reso noto ieri di avere erogato due finanziamenti per complessivi 17 milioni di euro (di cui uno con Garanzia Green di Sace). E ancora, il Parco tematico integrato di Pompei con funzioni anche ricettive (il MaxiMall, destinato a diventare il più grande d'Europa) e una di piccole e medie aziende, soprattutto della provincia di Napoli, che hanno anch'esse già le chiavi in mano per realizzare gli investimenti autorizzati.

Dice il Commissario Romano: «Le semplificazioni burocratiche e le agevolazioni fiscali sono i due pilastri della Zes. L'autorizzazione unica del commissario è lo strumento che si sta rivelando essenziale nell'attrazione degli investimenti e costituisce l'emblema della semplificazione. Potrebbe ulteriormente amplificarsene il valore di snellimento con il contributo del sistema bancario. L'autorizzazione unica potrebbe, infatti, costituire accesso immediato e diretto al credito bancario, fungendo essa stessa da garanzia per l'erogazione del credito all'imprenditore. Tutto in maniera diretta e digitale». Si tratterebbe di un ulteriore passo in avanti nell'approccio alle Zes sulle quali il sistema bancario sta scommettendo da tempo (la sola Intesa Sanpaolo ha previsto 5 miliardi di finanziamento a sostegno degli investimenti nelle 8 Zone economiche speciali del Sud e delle 7 Zone logistiche individuate nelle aree portuali del Nord). UniCredit, come spiega Ferdinando Natali, Responsabile per il Sud di UniCredit, si muove in questa direzione: «I due investimenti sostenuti da UniCredit, i primi che insistono all'interno dell'Interporto Campano di Nola da quando è stata istituita la Zes della Campania, testimoniano la volontà di porci come partner finanziario di riferimento per le imprese che vogliono investire al Sud.

Abbiamo già stanziato un plafond da un miliardo per favorire l'attrazione degli investimenti in aree Zes ma quello che fa la differenza è la capacità di dare risposte celeri alle richieste di investimento. Le Zes sono oggi il principale strumento di politica industriale del Mezzogiorno e devono diventare un sistema con cui si supportano gli investimenti sul nostro territorio, imprimendo finalmente una svolta alla crescita del Sud, come già avvenuto in altri Paesi». 

Non è casuale, oltre tutto, che i due investimenti si realizzeranno nel perimetro dell'Interporto Campano spa di Nola destinato a diventare ancor più attrattivo dopo l'entrata in funzione del nuovo sistema viario finanziato dalla Regione Campania. Dice l'Amministratore delegato Claudio Ricci: «È difficile negare che negli ultimi mesi si sia creato un contesto particolarmente favorevole per far decollare la Zes Campania, con tutti gli attori principali concordemente impegnati: in primis la Regione Campania con le politiche in materia di infrastrutture e sostegno alle imprese e il Commissario straordinario che ha impresso una eccezionale accelerazione alle procedure autorizzative e alle attività di attrazione degli investimenti. In questo quadro aggiunge Ricci - è determinante il ruolo che stanno assolvendo gli istituti di credito come UniCredit, nell'affiancare in maniera convinta e proattiva i progetti di investimento come quelli di Farvima e Temi». Quest'ultima, come detto, è stata assistita dalla garanzia di Sace che ha un ruolo di primo piano nella transizione ecologica italiana. L'azienda, infatti, può rilasciare garanzie green su progetti domestici in grado di agevolare la transizione verso un'economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili e promuovere iniziative finalizzate a sviluppare una nuova mobilità con minori emissioni inquinanti. Un percorso che anche al Sud inizia a trovare terreno fertile. 

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