«Recovery plan per recuperare sul Nord»,
Gualtieri rassicura un «gelido» De Luca

«Recovery plan per recuperare sul Nord», Gualtieri rassicura un «gelido» De Luca
di Adolfo Pappalardo
Venerdì 18 Settembre 2020, 08:01 - Ultimo agg. 12:23
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Inviato a Caserta

I due, il ministro dell'Economia e il governatore, fendono gli immensi capannoni gomito a gomito. Parlano con maestranze e tecnici. Affabili con quest'ultimi e tra loro. E pensare che sino a fine maggio, per una vicenda di fondi mai arrivati alla Campania, i toni tra i due erano nient'affatto morbidi. Anzi. Invece ieri sono sorrisi e assist a vicenda tra i due. Da un lato Vincenzo De Luca, dall'altro Roberto Gualtieri ieri in visita agli stabilimenti Tfa ex Firema di Caserta, accompagnati dai vertici aziendali e dal presidente degli industriali di Caserta Gianluigi Traettino. Clima da campagna elettorale e sostegno da parte del titolare del Mef per il governatore uscente che, di fatto, chiude ieri la sua campagna elettorale. E, complimenti a parte per la gestione dell'emergenza Covid, quando l'ex sindaco di Salerno chiede, l'esponente dell'esecutivo assicura subito l'appoggio: «Abbiamo già pronta l'agenda delle cose da fare dal 22 settembre».

«Sui fondi del Recovery Fund che lo Stato deve riconoscere al Mezzogiorno faremo le barricate», incalza De Luca. «La partenza non è stata delle migliori - aggiunge De Luca - visto che qualche giorno fa, in Conferenza Stato-Regioni, ho fatto la proposta di riconoscere il 34 per cento dei fondi al Sud, una percentuale peraltro commisurata alla popolazione. Le Regioni del Nord e del Centro si sono opposte. In pochi capiscono che opportunità ha oggi il governo di ridurre una volta per tutte il divario tra Nord e Sud». «Queste risorse devono fare la differenza. Ad un certo punto ci dicevano - ragiona il ministro - come la questione Meridionale non esisteva più. Esiste, invece, ed è una questione nazionale non solo del Sud. E solo riducendo e azzerando i divario il sistema Italia può recuperare tassi di crescita. Nell'ultima legge di Bilancio abbiamo stabilito che per il Sud serve il 34 per cento dlele risorse. Mi sembra giusto e sacrosanto. E nel decreto di agosto abbiamo varato, sempre per il Mezzogiorno, la fiscalità di vantaggio che vogliamo rinnovare per i prossimi 10 anni». E ancora: «Serve uno choc al Sud e qui bisogna destinare la maggior parte delle risorse per le infrastrutture materiali e immateriali. A cominciare dall'Alta velocità sino alla Sicilia e a Bari».
 

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Ma la visita di ieri a Caserta ufficializza anche una vertenza andata a buon fine. L'annuncia De Luca e conferma il ministro. «In questi giorni abbiamo concluso una transazione per 215 milioni di euro, chiudendo una vertenza decennale tra le Regione e il ministero dell'Economia relativa ai trasferimenti Irpef che la Campania doveva avere dallo Stato. In passato qualcuno si è distratto - aggiunge Gualtieri -, ma noi abbiamo lavorato tanto portando a casa in risultato importante; e ora arriveranno 215 milioni di euro che faranno molto comodo in un periodo come questo. Ed è in corso anche un dialogo per ricontrattare i mutui, per i quali oggi si pagano interessi fino al 6 per cento». Tutto chiuso, tutto risolte le acredini di qualche mese fa. D'altronde era appena il 29 maggio e De Luca, proprio su questa transazione ancora sbloccata attaccava il ministro. «C'è un furto da parte del Mef ma fanno finta di non sentirci. Mi auguro che Gualtieri esista come dice di esistere e non sia spirato nel frattempo...», accusava De Luca in una sua diretta Fb appena il 29 maggio scorso. Ma ieri sembra tutto dimenticato. E dopo una serie di elogi a De Luca per la gestione dell'emergenza e per l'uscita dal commissarimento della sanità, il ministro si porta già avanti: «Il 20 e 21 settembre sono date importanti, ma siamo talmente fiduciosi sull'esito che abbiamo già fatto un'agenda intensa per il giorno dopo».

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