Piano Sud, il governo rilancia: sostegno al business innovativo

di Marco Esposito
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Spente le telecamere sulla giornata d'apertura della Fiera del
Levante, cala in genere l'attenzione per il Sud. Ma il governo
Conte ha necessità di riequilibrare le iniziative a spiccata
natura territoriale portate avanti dalla Lega, a partire
dell'autonomia chiesta da Veneto e Lombardia, per cui da un
lato sta mettendo a punto un ampio pacchetto di interventi per fare
del Mezzogiorno un'area pilota di sviluppo economico, e
dall'altro sta fissando dei paletti per evitare che il piano
per l'autonomia vada oltre quanto previsto nel Contratto di
governo Lega-M5s.
I due temi, pur intrecciati, seguono percorsi diversi. Nell'agenda del governo prende forma un grande piano per il Sud. Secondo Affari Italiani il governo sta lavorando su alcuni dossier su cui sono impegnati direttamente il premier Giuseppe Conte e il ministro per il Sud Barbara Lezzi. Le misure più significative allo studio sono la decontribuzione per tre anni a chi assume nel prossimo triennio, l'avvio celere delle Zes (Zone economiche speciali) e le semplificazioni nella richiesta dei fondi europei. Per la decontribuzione il piano Conte-Lezzi prevede la possibilità di renderlo un bonus permanente, aggiungendovi la stabilizzazione del bonus al 100% per i contratti di quelle imprese che assumono a tempo indeterminato nel Mezzogiorno. Altra misura allo studio, è l'estensione ai professionisti dell'incentivo Resto al Sud, l'agevolazione riservata agli under 35 che vogliono aprire un'impresa nel Meridione, con l'innalzamento dell'età a 40 anni. Il governo sta lavorando anche a un forte sostegno verso iniziative private, attraverso la creazione di industrie parastatali in settori innovativi e il sostegno a giovani startup specializzate in business emergenti come la robotica, il software e la componentistica (settori nei quali spiccano centri di ricerca eccellenti nel Sud) capaci di reggere la sfida internazionale. Per dare vigore al pacchetto Sud si sta studiando un tour di Conte e Lezzi, anche per poter effettuare una ricognizione dei fondi coesione europei.
Martedì 11 Settembre 2018, 10:30 - Ultimo aggiornamento: 11-09-2018 11:50
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I due temi, pur intrecciati, seguono percorsi diversi. Nell'agenda del governo prende forma un grande piano per il Sud. Secondo Affari Italiani il governo sta lavorando su alcuni dossier su cui sono impegnati direttamente il premier Giuseppe Conte e il ministro per il Sud Barbara Lezzi. Le misure più significative allo studio sono la decontribuzione per tre anni a chi assume nel prossimo triennio, l'avvio celere delle Zes (Zone economiche speciali) e le semplificazioni nella richiesta dei fondi europei. Per la decontribuzione il piano Conte-Lezzi prevede la possibilità di renderlo un bonus permanente, aggiungendovi la stabilizzazione del bonus al 100% per i contratti di quelle imprese che assumono a tempo indeterminato nel Mezzogiorno. Altra misura allo studio, è l'estensione ai professionisti dell'incentivo Resto al Sud, l'agevolazione riservata agli under 35 che vogliono aprire un'impresa nel Meridione, con l'innalzamento dell'età a 40 anni. Il governo sta lavorando anche a un forte sostegno verso iniziative private, attraverso la creazione di industrie parastatali in settori innovativi e il sostegno a giovani startup specializzate in business emergenti come la robotica, il software e la componentistica (settori nei quali spiccano centri di ricerca eccellenti nel Sud) capaci di reggere la sfida internazionale. Per dare vigore al pacchetto Sud si sta studiando un tour di Conte e Lezzi, anche per poter effettuare una ricognizione dei fondi coesione europei.
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