Rispunta l'Alfa a Pomigliano: Fca produrrà il nuovo suv

Rispunta l'Alfa a Pomigliano: Fca produrrà il nuovo suv
di Gigi Di Fiore
Giovedì 5 Settembre 2019, 07:00 - Ultimo agg. 12:44
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Il marchio Alfa Romeo torna a Pomigliano, dove mancava dal 2011. Il nuovo piano aziendale, ufficializzato al ministero del Lavoro a Roma, prevede infatti che nello stabilimento «Giambattista Vico» dal 2020 saranno prodotti due modelli di auto e, alla Panda nella nuova versione Ibrida, si affiancherà il Tonale che è un'altra versione Suv dell'Alfa Romeo.
 
Sono passati otto anni dall'ultima produzione a Pomigliano di un'auto con il marchio dello storico Biscione. Fino al 2011 al «Vico» si è realizzata la 159, anche nella versione Sportwagon. Poi, la crisi del mercato medio-alto e la sostituzione con la produzione della nuova Panda, prima realizzata nello stabilimento Fiat in Polonia. Ora il ritorno alle origini del 1972, quando la fabbrica di Pomigliano fu inaugurata e chiamata Alfasud per produrre un'auto dallo stesso nome. Da allora, in 39 anni da Pomigliano sono usciti 15 modelli con il marchio Alfa Romeo. Ora arriva la Tonale e, con la contemporanea produzione della Panda Ibrida, la fabbrica dovrebbe tornare alla piena occupazione.

L'intesa romana tra i sindacati e Fca prevede un investimento di un miliardo di euro per ammodernare lo stabilimento e adattarlo anche alla produzione della Tonale. In contemporanea, è stata rinnovata la cassa integrazione straordinaria per un anno estesa a tutti i 4557 lavoratori di Pomigliano e ai 270 dell'unità produttiva di Nola. Lo scorso mese il via ai lavori nello stabilimento, per l'installazione di robot di nuova generazione. Primi interventi nel reparto verniciatura, poi toccherà agli altri a cominciare dal reparto stampaggio per proseguire al nuovo reparto montaggio attualmente in disuso. Tutto verrà accompagnato da un programma di formazione per tutti gli operai.

Positivi i commenti di tutti i rappresentanti sindacali, che hanno annunciato la verifica del piano in assemblee aziendali a Pomigliano dove l'accordo dovrebbe essere poi votato dagli operai. Spiega Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom-Cgil: «Siamo consapevoli dell'impatto negativo che la cassa integrazione ha sul salario, ma questo ha per obiettivo la piena occupazione».

Sulla stessa linea anche Gianluca Ficco della Uilm, che commenta: «L'avvio degli investimenti a Pomigliano è fondamentale per raggiungere la piena occupazione, ma è anche il segnale che il piano industriale va avanti nonostante stiamo attraversando un ciclo negativo nel settore automobilistico». Pomigliano dà il via, in attesa di investimenti della Fca anche a Mirafiori, a Cassino, Melfi e Modena. Dice il segretario generale aggiunto della Fim Cisl, Marco Bentivogli: «L'annuncio degli investimenti a Pomigliano può dare ossigeno al settore auto nell'intero Paese. È un segnale positivo in controtendenza». Soddisfatta anche l'assessore regionale campana al Lavoro, Sonia Palmeri, che dice: «I due stabilimenti di Pomigliano e Nola sono strategici per l'economia campana. La Regione, per le proprie competenze, accompagnerà tutti i processi di riorganizzazione previsti nel piano di investimenti aziendali».
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