Reddito cittadinanza, domande da marzo. Soldi su una card ma quelli non spesi tornano allo Stato

Reddito di cittadinanza, domande da marzo. Soldi su una card ma quelli non spesi tornano allo Stato
Reddito di cittadinanza, domande da marzo. Soldi su una card ma quelli non spesi tornano allo Stato
di Andrea Bassi
Venerdì 18 Gennaio 2019, 07:27 - Ultimo agg. 15:43
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Il Reddito di cittadinanza dovrà essere speso entro il mese in cui verrà accreditato sulla carta elettronica simile a un bancomat che verrà distribuita alle famiglie beneficiarie. In caso contrario, i soldi torneranno al fondo del ministero dell'Economia dai quali provengono.

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Non è l'unica novità. Tutti i movimenti della carta (che sarà emessa da Poste) dovranno essere trasmessi alle due piattaforme, una del ministero del lavoro l'altra dell'agenzia Anpal, utilizzate per la gestione del sussidio. Il ministero e l'Agenzia, insomma, avranno accesso a tutti gli acquisti effettuati con il bancomat di cittadinanza. In contanti sarà possibile prelevare al massimo 100 euro. Da febbraio sarà attivo un sito internet con il quale saranno date tutte le informazioni, anche relativamente alla documentazione da produrre, per ottenere il sussidio. Da marzo, sullo stesso portale, potrà essere presentata la domanda per il Reddito. Tutta l'operazione potrà essere fatta da remoto, ma chi volesse utilizzare il canale fisico, sarà possibile recarsi ad uno sportello delle Poste e farsi aiutare da un Caf a preparare le carte.

LA TEMPISTICA
I primi accrediti sulle tessere elettroniche, dovrebbero dunque arrivare alla fine di aprile. I requisiti per l'accesso al Reddito non sono cambiati. Sarà necessario dimostrare di avere un Isee inferiore a 9.360 euro, un reddito familiare da 6 mila a 12.600 euro a seconda dei componenti della famiglia, non possedere conti correnti con giacenze superiori a 6 mila euro, seconde case per un valore maggiore di 30 mila euro e auto di cilindrata oltre i 1.600 centimetri cubi.

Per le ultime coperture necessarie a chiudere il decreto su Reddito e pensioni, circa 400 milioni di euro, il governo ha introdotto una nuova stretta sui giochi. Le vincite sul 10 e Lotto saranno tassate all'11% contro l'8% attuale. In arrivo anche un altro aumento dell'aliquota del Preu, il prelievo unico erariale sulle slot machine (Awp), aumenta di un altro 0,75% salendo fino al 20%. Ci sarà, poi, un'emersione delle scommesse illegali.

REQUISITI
Isee massimo a 9.360 euro tetto ai guadagni

Lo stanziamento per il Reddito di cittadinanza nel primo anno della sua applicazione è di poco inferiore a 6 miliardi. Nei successivi anni si attesterà attorno ai sette miliardi e mezzo. Secondo le stime del governo, l'aiuto arriverà a 1,7 milioni di famiglie che comprendono 5 milioni di persone in situazione di povertà, tra le quali 500 mila pensionati e 255 mila disabili. Ma cosa accadrà se le domande saranno più del previsto e i fondi stanziati non dovessero bastare? Innanzitutto il ministero bloccherà le nuove richieste. Poi dovrà adottare un decreto che rimoduli l'assegno (ossia lo riduca) in modo da coprire tutti i beneficiari che sono in regola con i requisiti del sussidio.

GLI IMPORTI
Sostegno di 500 euro più altri 280 per pagare l’affitto

Il reddito sarà scomposto in una componente di 500 euro a cui aggiungere eventuali 280 euro per l’affitto. Per ogni componente adulto aggiuntivo della famiglia, l’assegno sale di 200 euro, per ogni minore di 100 euro, fino a un tettomassimo di 1.050 euro. La pensione di cittadinanza invece ha un tetto massimo di 630 euro a cui aggiungere eventuali 150 euro per l’affitto. I 150 euro in più saranno percepiti anche dalle famiglie che ricevono il reddito e hanno sulle spalle unmutuo per la prima casa. Dividendo a spanne l’ammontare del fondo previsto in manovra per il numero stimato dei beneficiari e per gli interi potenziali nove mesi di percezione del sostegno si ottengono poco meno di 400 euro medi a famiglia e poco meno di 140 persona. 

LE OFFERTE
Dopo 18 mesi obbligo di lavoro in tutta Italia

Tutti coloro che sono in grado di lavorare dovranno attivarsi stipulando un patto per il lavoro. Il reddito di cittadinanza durerà 18 mesi. Se l’offerta di lavoro arriverà entro i primi 12 mesi, sarà considerata “congrua” per il lavoratore se la distanza massima è di 100 chilometri ed è raggiungibile in 100 minuti. Se verrà rifiutata, la seconda offerta sarà congrua nel raggio di 250 chilometri. Se anche la seconda offerta non viene accettata dal beneficiario del Reddito, la terza potrà arrivare in qualsiasi parte del Paese e dovrà essere accettata. Dopo il primo anno, anche la prima offerta potrà arrivare nei 250 chilometri. Passati invece 18 mesi, le offerte di lavoro potranno arrivare su tutto il territorio nazionale.

GLI INCENTIVI
A chi assume il “beneficiario” sgravi per 18 mesi

Alle aziende che assumono un beneficiario del reddito viene indirizzato l’importo percepito dal neo-assunto per imesi rimanenti fino alla fine del ciclo di 18mesi, e comunque per un minimo di cinque mesi. Per donne e disoccupati da lungo tempo, all’impresa viene corrisposta una mensilità extra. Le imprese, invece, percepiranno metà dell’importo del reddito (sempre fino alla fine del ciclo di 18mesi) nel caso in cui il beneficiario usufruisca di un corso di formazione per l’impiego o dell’ausilio delle agenzie per il lavoro, a cui andrà il restante 50 per cento dell’assegno. Le agevolazioni sono concesse a patto che l’impresa aumenti il numero dei dipendenti. Gli sgravi spetteranno anche a chi avvia una propria attività.


LE SANZIONI
Chi bara rischia da due a sei anni di carcere

Chi fornisce dati falsi per accedere al Reddito di cittadinanza, rischia una pena da due a sei anni di carcere. Si tratta della sanzione “estrema” inserita all’interno del provvedimento sul sussidio economico. Ma ci sono diversi casi in cui se non si ottempera agli obblighi, è prevista la perdita del sussidio. Per esempio, viene escluso chi non sottoscrive il Patto per il lavoro o quello per l’inclusione sociale. Così come viene escluso il beneficiario che non dovesse partecipare alle attività di formazione senza una giustificazione. Perde il sussidio anche chi non partecipa ai progetti socialmente utili dei Comuni destinati ai percettori del Reddito di cittadinanza. Escluso anche chi non aggiorna le autorità sulle variazioni del nucleo familiare. 

LE CLAUSOLE
L’assegno tagliato se arriveranno troppe domande

Lo stanziamento per il Reddito di cittadinanza nel primo anno della sua applicazione è di poco inferiore a 6miliardi. Nei successivi anni si attesterà attorno ai settemiliardi e mezzo. Secondo le stime del governo, l’aiuto arriverà a 1,7 milioni di famiglie che comprendono 5 milioni di persone in situazione di povertà, tra le quali 500 mila pensionati e 255 mila disabili.Ma cosa accadrà se le domande saranno più del previsto e i fondi stanziati non dovessero bastare? Innanzitutto il ministero bloccherà le nuove richieste. Poi dovrà adottare un decreto che “rimoduli” l’assegno (ossia lo riduca) in modo da coprire tutti i beneficiari che sono in regola con i requisiti del sussidio. 

LE SCADENZE
Richieste entro marzo, ad aprile i primi versamenti 

Entro febbraio sarà lanciato un sito internet sul quale verranno date tutte le istruzioni per la domanda del sussidio.

Entro marzo, sullo stesso portale, potranno essere presentate le domande. In alternativa, si può scegliere di recarsi per la domanda presso le Poste o presso un Caf. L’Inps verificherà che i requisiti per il Reddito siano tutti rispettati e darà il via all’erogazione del sostegno. Questo verrà erogato attraverso la «carta di cittadinanza» gestita da Poste italiane. Le prime “ricariche” dovrebbero arrivare entro la fine di aprile. La carta permetterà prelievi massimi di 100 euro almese. Entro 30 giorni il beneficiari del Reddito saranno contattati per sottoscrivere il Patto per il lavoro. 

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