Reddito di cittadinanza, c'è il “sì”
dei Caf: così dal 6 marzo
si possono avviare le pratiche

Reddito di cittadinanza, c'è il “sì” dei Caf: così dal 6 marzo si possono avviare le pratiche
Lunedì 4 Marzo 2019, 18:27 - Ultimo agg. 5 Marzo, 12:58
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La consulta dei Caf ha dato via libera all'accordo raggiunto con l'Inps venerdì scorso. A partire dal 6 marzo quindi ci si potrà recare nei centri di assistenza fiscale per farsi aiutare a compilare la domanda di accesso al reddito di cittadinanza. I Caf potranno anche scaricare l'Isee, indispensabile per presentare la richiesta. L'assemblea nazionale dei Caf - si legge in una nota - ha ratificato l'accordo raggiunto tra l'Inps e la Consulta nazionale dei Caf il primo marzo scorso relativo al rinnovo della convenzione Isee e alla stipula della nuova convenzione attinente al reddito di cittadinanza. 

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Nel corso dell'assemblea, prosegue, «gli aderenti alla Consulta hanno giudicato positivamente il punto d'incontro raggiunto con l'Inps: l'accordo permetterà così l'avvio dell'assistenza alle famiglie e ai cittadini sul reddito di cittadinanza, sulla pensione di cittadinanza e la continuità del servizio di assistenza per la compilazione della dichiarazione sostitutiva unica (dsu) prevista per l'ottenimento dell'Isee». «Ancora una volta - sottolinea la nota - e per 25 anni dal 1994 ad oggi, le strutture dei Caf diffuse su tutto il territorio nazionale continuano a dare il loro indispensabile apporto di informazione, assistenza e tutela nel rapporto Stato-cittadini e si confermano punto di riferimento riconosciuto dalle istituzioni e apprezzato dagli italiani».
I Caf comunque pur dicendosi «pronti» al grande afflusso atteso già nei primi giorni hanno rivolto un appello ai
possibili utenti chiedendo di non presentarsi tutti negli uffici il 6 marzo dato che c'è tempo fino a fine mese per presentare le domande per aprile. «I Caf sono pronti - ha detto uno dei coordinatori della Consulta, Mauro Soldini - a dare informazioni, orientamento e assistenza e anche ad ammonire i cittadini sui rischi», visto che «ci sono cose da autocertificare». Ricordano che le pratiche sono gratuite e di «segnalare» gli eventuali casi di richiesta di denaro per la domanda.

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