Reddito di cittadinanza: aspettando i navigator, mancano 4.000 formatori

di Francesco Pacifico
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Non bastavano i meme irridenti che da oltre 24 ore girano in rete:
quello rilanciato da Giorgio Meloni con Paolo Panelli che sbraita
contro Enrico Montesano e Ninetto Davoli con un romanesco
«dovete anna' a lavorà», oppure le locandine
di The Flight of Navigator», il classico della fantascienza
del 1986. Anche Cinquestelle e Lega si sono messi a battibeccare
sulla figura del navigator, il tutor da inserire nei centri per
l'impiego per seguire disoccupati e inoccupati sotto reddito di
cittadinanza: litigano se usare il termine inglese o la traduzione
italiana.
Il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, è anglofilo e a Porta a Porta fa sapere che «anche l'Italia avrà i suoi navigator, che è una figura che esiste in tutta Europa». Il suo sottosegretario, il leghista Claudio Durigon, invece, ci ha tenuto a far sapere: «Io comunque preferisco navigatore all'italiana». Ma al di là delle differenze linguistiche, la sostanza è simile: «Sono delle persone - spiegano Di Maio e Durigon - che aiuteranno ad entrare nel mercato del lavoro o rientrare nel mercato del lavoro le persone che sono disagiate. Fanno parte del programma di assunzioni che faremo. Li selezioniamo con un colloquio per trovare altre persone con alto profilo per seguire i giovani che hanno perso il lavoro».
Giovedì 6 Dicembre 2018, 10:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, è anglofilo e a Porta a Porta fa sapere che «anche l'Italia avrà i suoi navigator, che è una figura che esiste in tutta Europa». Il suo sottosegretario, il leghista Claudio Durigon, invece, ci ha tenuto a far sapere: «Io comunque preferisco navigatore all'italiana». Ma al di là delle differenze linguistiche, la sostanza è simile: «Sono delle persone - spiegano Di Maio e Durigon - che aiuteranno ad entrare nel mercato del lavoro o rientrare nel mercato del lavoro le persone che sono disagiate. Fanno parte del programma di assunzioni che faremo. Li selezioniamo con un colloquio per trovare altre persone con alto profilo per seguire i giovani che hanno perso il lavoro».
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