Cartelle esattoriali, smaltimento in 120 rate. Introdotta la cedolare secca per gli affitti di tutti gli immobili

di Luca Cifoni
Venerdì 10 Marzo 2023, 00:13 - Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 12:56 | 3 Minuti di Lettura
Cartelle esattoriali, smaltimento in 120 rate. Cedolare secca per gli affitti di tutti gli immobili

Cambiare la riscossione per tentare di abbattere l’attuale giacenza monstre di 1.153 miliardi di “magazzino delle Entrate”: ovvero 174 milioni di cartelle (per un totale di 20 milioni di contribuenti) destinate - almeno per una parte consistente - a restare di fatto inesigibili. L’idea è cancellare dopo un certo tempo questa montagna di carte inutili. Le linee guida in questo ambito sono il superamento del “ruolo” (ovvero la forma di riscossione che passa per l’iscrizione dei debitori in un apposito elenco), l’accesso semplificato a forme di rateizzazione fino a 120 rate, l’estensione del termine di efficacia degli atti di riscossione per una maggiore rapidità dell’attività di recupero, l’eliminazione di varie duplicazioni ancora presenti nell’ordinamento.

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LA RELAZIONE

Le attività dell’Agenzia delle Entrate e della collegata struttura che si occupa di riscossione sono state al centro della relazione presentata ieri dal direttore Ernesto Maria Ruffini, alla presenza del ministro dell’Economia Giorgetti (in collegamento) e del vice-ministro Leo. Nel 2022 la somma complessiva recuperata dalle attività di contrasto all’evasione fiscale ha raggiunto il livello più alto di sempre: 20,2 miliardi ovvero circa 300 milioni in più rispetto al 2019. Ruffini ha voluto evidenziare in particolare che a differenza del passato quasi tutto l’importo deriva dall’ordinaria attività di controllo. In particolare 3,2 miliardi sono il risultato dell’attività di “promozione della compliance, ovvero le comunicazioni che il fisco invia ai contribuenti prima del vero e proprio accertamento, per indurlo a regolarizzare la propria posizione. Dalle misure straordinarie come la cosiddetta rottamazione delle cartelle arriva invece poco più di un miliardo; intanto la nuova tornata di rottamazione avviata con l’ultima legge di Bilancio ha già raccolto 600 mila adesioni.

In totale l’attività di riscossione (al di là delle specifiche azioni anti-evasione) ha portato lo scorso anno introiti per 10,83 miliardi. Nel suo intervento Ruffini ha voluto ricordare le necessità di personale dell’amministrazione finanziaria: dopo il brusco calo degli ultimi anni entro il 2024 dovrebbero entrare in servizio 11 mila nuovi funzionari, mentre l’attività della Riscossione dovrebbe essere più strettamente integrata con quella dell’Agenzia delle Entrate.

Tornando al progetto di riforma fiscale, tra le misure annunciate ce ne sono alcune relative alla classificazione dei redditi. Ad esempio la possibile estensione del regime della cedolare secca agli immobili non abitativi: come avviene attualmente a certe condizioni per gli affitti che riguardano le case, anche i redditi da locazione relativi ai negozi sarebbero sottoposti ad un’aliquota fissa e più bassa rispetto a quella dell’Irpef ordinaria.
A tutela dei cittadini, in senso generale, va la proposta di potenziare lo Statuto dei diritti dei contribuenti, finora largamente disatteso con apposite norme in deroga (ad esempio per quanto riguarda l’applicazione retroattiva di nuovi tributi).

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