Lo spread supera quota 290 in attesa della lettera Ue

Lo spread supera quota 290 in attesa della lettera Ue
Lo spread supera quota 290 in attesa della lettera Ue
Lunedì 3 Giugno 2019, 08:59 - Ultimo agg. 4 Giugno, 14:28
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Spread Btp/Bund in rialzo in avvio di scambi sui mercati dopo la lettera di risposta dell'Italia alla Ue sui conti pubblici. Il differenziale di rendimento tra il decennale italiano e tedesco, che venerdì aveva chiuso a 287 punti base, si allarga a 290 punti base, dopo aver toccato un massimo di 292 punti. Il rendimento del Btp si attesta così al 2,68%.

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Borsa in rosso a metà seduta, Banche frenano Piazza affari. Nonostante un tentativo di recupero in tarda mattinata, i listini azionari europei si presentano al giro di boa di metà seduta con cali vicini al mezzo punto percentuale complici anche futures di Wall Street che preannunciano un avvio negativo per le Borse americane. Le tensioni Usa-Cina che non accennano a placarsi e che anzi sono state alimentate nel week end dal «libro bianco» di Pechino sul contenzioso commerciale in atto restano al centro della scena e penalizzano la fiducia degli operatori in una risalita dei mercati finanziari dopo un mese di maggio di forti vendite in cui l'Eurostoxx50 ha perso oltre il 6% e Piazza Affari oltre il 9%.



Il Ftse Mib arretra dello 0,4% (fanno peggio Londra -0,45% e Madrid -0,6%) frenato soprattutto dal comparto bancario (-2,6% Banco Bpm, -2,2% Bper, -1,6% Ubi) in attesa della conferenza stampa annunciata dal presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte per le 18.15 di questa sera e che dovrebbe rappresentare un passaggio delicato per la tenuta della maggioranza di Governo e per i suoi rapporti con l'Unione europea. Lo spread Btp/Bund, dopo una partenza in area 290 punti, è rientrato a 280 punti grazie alla risalita dei titoli di Stato italiani.

Male anche Fiat Chrysler (-1,6% e quinto calo di fila) dopo le nuove richieste arrivate dal Governo francese sulle condizioni per l'alleanza con Renault: Hiroto Saikawa, ceo di Nissan, ha aperto al negoziato per discutere una integrale revisione dell'alleanza industriale tuttora in atto tra il gruppo giapponese e Renault per includere anche Fca. Tra i titoli in positivo, +2,7% Diasorin e +1,8% Saipem, premiata dagli analisti di MainFirst. In luce il comparto utility e in risalita Eni(+0,4%). Fuori dal paniere principale sale Il Sole 24 Ore (+4,9%) grazie all'accordo preliminare con Palamon Capital per la cessione della minoranza di Business School24 Spa ed il riacquisto del ramo 'Eventì. Prezzi del petrolio in risalita a 62,5 dollari al barile per il Brent agosto e a 54 dollari al barile per il Wti luglio. Euro in leggero rafforzamento a 1,1184 dollari.

Avvio di settimana ancora debole per la borsa di Tokyo in un clima teso per la campagna commerciale a tutto campo del presidente Usa Donald Trump verso i suoi partner e con lo yen che si è ulteriormente rafforzato.
Non aiutano anche i dati sul manifatturiero che rallenta a maggio. Così al termine delle contrattazioni l'indice Nikkei dei titoli guida è sceso dello 0,92% (-190,31 punti) a 20.410,88 punti mentre il più ampio indice Topix ha perso lo 0,88% (-13,32 punti) a 1.498,96 punti. Nonostante le richieste di dialogo, Trump ha continuato i suoi attacchi contro il Messico, accusandolo di lassismo di fronte all'immigrazione clandestina mentre la Casa Bianca ha confermato la realtà della minaccia delle imposte doganali. Nel frattempo, la situazione è impantanata sul fronte del dialogo della Cina, anzi non si intravede una svolta a breve termine.

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