Top 300 Campania, la forza delle imprese: Il Mattino e PwC presentano la classifica

Top 300 Campania, la forza delle imprese: Il Mattino e PwC presentano la classifica
di Gigi Di Fiore
Mercoledì 12 Febbraio 2020, 08:00 - Ultimo agg. 18:01
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Una completa fotografia del sistema imprenditoriale campano. Non sulle chiacchiere, ma attraverso l'analisi dettagliata dei bilanci 2017 e 2018 delle prime 300 imprese, private e pubbliche, della regione. È stato l'obiettivo della ricerca di PriceWaterhouseCoopers (Pwc), network internazionale leader per la consulenza, che, in collaborazione con Il Mattino, verrà presentata questa mattina in un convegno nell'Aula magna (ore 9.30) della ex sede di Economia e commercio della Federico II in via Partenope 36. 
 

La classifica elaborata da Pwc, esaminando fatturati e produzioni comparate in due anni, ha al vertice il gruppo armatoriale Grimaldi spa. È il quadro di un sistema economico campano competitivo nelle sue aziende principali, ma fragile nella struttura complessiva se solo 13 imprese hanno un fatturato annuale superiore al mezzo miliardo di euro. E le analisi, le interpretazioni, gli stimoli di riflessione della ricerca saranno affrontati ad avvio di convegno da Pier Luigi Vitelli e Federica Cordova di PwC insieme con il professore Roberto Vona docente di economia, management e istituzioni alla Federico II.

«Il vero gap sta in gran parte nelle dimensioni. La logica del piccolo è bello poteva funzionare prima del mondo globalizzato. Ora non più» ha scritto il direttore del Mattino, Federico Monga, presentando il convegno di oggi. E, per ragionare sul rapporto tra dimensioni aziendali, fatturati e successo commerciale, proprio gli amministratori delle tre prime imprese nella top 300 saranno intervistati da Gianni Molinari, Maria Pirro e Aldo Balestra, giornalisti del Mattino. Alle loro domande risponderanno Emanuele Grimaldi, amministratore delegato dell'omonimo gruppo armatoriale; Patrizio Podini, fondatore e presidente del Lillo spa (Md) leader del commercio all'ingrosso; Paolo Scudieri, amministratore delegato dall'Adler group, azienda del settore componenti e sistemi per l'industria del trasporto.
 
 

Casi simbolo per volume di affari e gestioni aziendali. E ha spiegato Andrea Toselli, presidente di PwC: «Dai dati di bilancio abbiamo verificato che più del 70 per cento delle 300 aziende esaminate sono cresciute in un anno per fatturato; il 69 per cento reinveste gli utili per portare avanti il business, mentre l'export della Campania è aumentato del 2 per cento. C'è stabilità dei margini operativi, non molto dissimili dal resto d'Italia».

Dalle conclusioni incoraggianti alla conferma dei limiti che bloccano ancora l'economia campana. Nella tavola rotonda che seguirà le interviste, coordinata da Nando Santonastaso, anche su questo si confronteranno Vito Grassi (presidente dell'Unione industriali di Napoli), Domenico Arcuri (amministratore delegato di Invitalia), Emiliano Brancaccio (docente di economia all'Unisannio), Egidio Filetto (partner PwC avvocati e commercialisti).

Ha spiegato ancora Toselli: «Le aziende che non saranno pronte ad adottare tecnologie all'avanguardia rischieranno più che in passato di soffrire la pressione competitiva internazionale». Resta il nodo delle infrastrutture da realizzare o migliorare, indispensabili ad adeguare il territorio campano alle esigenze delle attività produttive.

Le conclusioni non potranno che essere affidate al ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, che verrà intervistato dal direttore del Mattino, Monga. «Più Sud fa bene all'Italia» ha detto ancora Toselli. E ha spiegato Arcuri, amministratore delegato di Invitalia: «Con il contratto di sviluppo, abbiamo finanziato in Campania negli ultimi anni 60 grandi imprese nazionali e internazionali in settori strategici come aerospazio, agroalimentare, turismo, meccanica con una concentrazione che non ha pari in Italia. Registriamo un cambio di mentalità che si allontana dagli stereotipi di un Sud inerte e refrattario allo sviluppo». 
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