Coronavirus, ​Uber licenzia altri 3.000 lavoratori a causa del crollo della domanda

Uber licenzia altri 3.000 lavoratori a causa della scarsa domanda dovuta alla pandemia
​Uber licenzia altri 3.000 lavoratori a causa della scarsa domanda dovuta alla pandemia
di Marta Ferraro
Martedì 19 Maggio 2020, 13:59 - Ultimo agg. 14:15
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Uber, l'azienda con sede a San Francisco che offre un servizio di trasporto automobilistico privato attraverso un'app, ha annunciato ai suoi dipendenti che taglierà altri 3.000 posti di lavoro a causa della scarsa domanda dovuta alla crisi del settore innescata dalla pandemia, secondo quanto riferisce AP.

All'inizio di questo mese, la società americana ha licenziato altri 3.700 lavoratori. In totale, fino a questo momento ha ridotto il numero dei suoi lavoratori a circa un quarto.

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Nel frattempo, Dara Khosrowshahi, amministratore delegato della società, ha annunciato la chiusura o la fusione di 45 uffici in tutto il mondo. Inoltre, ha osservato che il dipartimento che sviluppa nuovi prodotti e servizi e l'unità di intelligenza artificiale verranno chiusi.

Nel primo trimestre dell'anno, Uber ha perso 2,9 miliardi di dollari e solo nel mese di aprile, ha registrato una riduzione dell'80% della domanda rispetto allo stesso periodo del 2019.
 

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