Lazzari (Cnop): suicidi, la prevenzione non è una chimera. Serve formazione e sensibilizzazione

Lazzari (Cnop): suicidi, la prevenzione non è una chimera. Serve formazione e sensibilizzazione
Venerdì 9 Settembre 2022, 12:00 - Ultimo agg. 19 Settembre, 12:00
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Lazzari (Cnop): “Uniti possiamo salvaguardare un maggior numero di vite”. In occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio che ricorre il 10 Settembre, il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, pone l’attenzione su un tema che, oggi più che mai, assume un’importanza cruciale

Secondo i dati presentati dall’Oms, ogni anno sono 703mila le persone che si tolgono la vita nel mondo e per ogni suicidio, è probabile che ci siano almeno altre 20 persone che lo tentino e molte altre ancora che abbiano seri pensieri a riguardo. Anche in Italia, da sempre considerata a medio-basso rischio in relazione a questo fenomeno, ultimamente il quadro è drasticamente peggiorato con un’incidenza particolarmente grave sui giovani dove si registra la percentuale più alta di decessi.

Ogni anno, quasi 46.000 bambini e adolescenti tra i 10 e i 19 anni si tolgono la vita, circa uno ogni undici minuti. Il suicidio è la quinta causa di morte più comune tra gli adolescenti dai 10 ai 19 anni e la quarta nella fascia d’età dai 15 ai 19 anni (addirittura la terza se si considerano solo le ragazze!) La fotografia dell’Istat parla chiaro: 220mila ragazzi tra i 14 e i 19 anni risultano insoddisfatti della propria vita. Lo confermano le 6.000 richieste d’aiuto arrivate lo scorso anno a Telefono Amico Italia da persone attraversate dal pensiero del suicidio o preoccupate per il possibile suicidio di un proprio caro. Le richieste sono cresciute del 55% rispetto al 2020 e sono quasi quadruplicate rispetto al 2019, prima della pandemia. Il 28% delle richieste d’aiuto è di under 26. Nel primo semestre del 2022 le richieste d’aiuto sono state più di 2.700, il 28% di giovani fino a 25 anni!

Anche nelle carceri si registra un notevole incremento dei suicidi: nei primi 8 mesi di quest’anno sono stati 58 i detenuti che si sono tolti la vita mentre 57 furono le persone che si suicidarono in carcere in tutto il 2021! Le esperienze internazionali ci dicono tuttavia che la prevenzione dei suicidi non è una chimera.

Un’adeguata politica di informazione, formazione e prevenzione può svolgere un ruolo importante in questa direzione, insieme ad una azione di sensibilizzazione sociale sul tema.

Secondo Sigmund Freud “I mestieri più difficili in assoluto sono nell’ordine il genitore, l’insegnante e lo psicologo” . Occorre dunque creare una cultura incentrata sull’attenzione alla salute mentale a partire dalle famiglie e dalle scuole, per sdoganare il concetto di disagio psichico troppe volte stigmatizzato e vissuto, soprattutto dai giovani, come una vergogna o peggio come un tabù. Il presidente del Cnop, David Lazzari afferma: “Il nostro Consiglio Nazionale ha supportato la Consulta delle Società Scientifiche di Psicologia nella costituzione di una Task Force sulla prevenzione del suicidio insediata da febbraio 2022. Solo con una grande e organica strategia è possibile affrontare questo dramma, sempre più presente e addirittura tra i giovanissimi. Inoltre, ha avanzato proposte all’Amministrazione Penitenziaria per l’allarmante problema dei suicidi nelle carceri. Tramite queste iniziative la Comunità psicologica intende dare il proprio contributo e stimolare l’attivazione di una politica nazionale di prevenzione dei suicidi, e contribuire alla promozione di una sinergia tra tutti i soggetti e professionisti impegnati in questo campo e che possono avere un ruolo significativo, perché solo con una grande “rete di protezione” è possibile salvaguardare un maggior numero di vite. Da soli possiamo poco, uniti possiamo fare la differenza”.

Ludovica Urbani

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