Parrucchiere gratis per le donne con pensione minima: «Taglio e piega li offro io»

Parrucchiere gratis per le donne con pensione minima: «Taglio e piega li offro io»
Parrucchiere gratis per le donne con pensione minima: «Taglio e piega li offro io»
di Ilaria Del Prete
Sabato 9 Giugno 2018, 10:30 - Ultimo agg. 14:41
2 Minuti di Lettura

Taglio e messa in piega gratis per tutte le donne con pensione minima, perché il diritto a sentirsi in ordine non ha età (e non ha prezzo). L'iniziativa è di un parrucchiere dei Quartieri Spagnoli, a Napoli, che da tre anni porta avanti la "piega solidale" mettendo il suo lavoro a disposizione di chi non potrebbe altrimenti concedersi il lusso di un pomeriggio dedicato alla bellezza.

Pensioni, quota 100 e stop Ape: ecco chi ci perde e chi ci guadagna



Quella di Salvatore Visone, per tutti Sasi, non è stata una mossa programmata, ma un gesto spontaneo affiorato nell'ottobre del 2015. «Ero sull'uscio del negozio e una signora si è fermata a chiedere i prezzi. Quando glieli ho detti è andata via, dicendo che per lei era troppo perché la sua pensione è di trecento euro al mese». È stato in quel momento che gli è venuta l'idea: «L'ho chiamata e le ho detto che le avrei fatto il trattamento gratis. Inizialmente non voleva accettare, ma poi l'ho convinta».



Da quel giorno le pensionate con un assegno minimo sanno che all'Hairstudio76 il martedì le aspetta una piega offerta da Sasi. Un gesto di attenzione nei confronti del prossimo ma del quale le donne del quartiere non approfittano con ingordigia: «Nessuno si è mai approfittato dell'offerta. Stiamo parlando di una categoria di persone molto dignitosa, che conosce il sacrificio, ha lavorato per tutta la vita e ora fa fatica ad arrivare non a fine mese ma a fine settimana».

Una storia positiva quella di Sasi, che ha a cuore il suo quartiere al punto che ne ha realizzato un marchio per esportare i Quartieri Spagnoli di Napoli in tutto il mondo: «Voglio restituire un'immagine pulita di questa parte della città, che negli ultimi anni vive una rinascita. Ed è giusto che si sappia».



 

© RIPRODUZIONE RISERVATA