L’Italia e la rivoluzione economica innescata dal 5G

L’Italia e la rivoluzione economica innescata dal 5G

di Rosario Cerra*
Lunedì 20 Luglio 2020, 00:00
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Si stima che entro il 2035 l’economia abilitata dal 5G varrà nel mondo 12 trilioni di dollari e per gli operatori si prevede una crescita dei ricavi del 36% entro il 2026.

Questa nuova tecnologia avrà effetti sulla vita quotidiana delle persone perché permetterà di connettere ad altissima velocità una moltitudine di dispositivi utilizzati sia dai cittadini, sia dalle imprese, sia dalla pubblica amministrazione e interverrà nello spazio europeo come una “rivoluzione silenziosa” che entrerà ovunque nelle vite delle persone, un nuovo sistema nervoso mondiale che andrà a innervare ogni casa e ogni strada, ogni device e ogni azione della quotidianità.

Il 5G, infatti, non è una semplice evoluzione del 4G ma una reale rivoluzione in termini di caratteristiche tecniche; crescita esponenziale nella velocità di trasmissione delle informazioni; connessione senza fili, permanente e simultanea tra miliardi di luoghi, oggetti e persone; efficienza spettrale e dei segnali significativamente potenziata; copertura ancor più capillare rispetto al 4G e latenza (il tempo impiegato a raggiungere un altro computer o server in rete) significativamente ridotta rispetto al Lte.

In estrema sintesi: più dati (in media 10 volte più del 4G), più veloci (1-10 millisecondi, circa 10 volte meno degli attuali) e moltissime più connessioni.

La tecnologia non è mai neutra in termini geopolitici e oggi sul 5G è tornata la guerra fredda e il mondo si ridivide tra due concezioni, questa volta della tecnologia. La prima con la visione di una rete aperta, a tutela degli individui e di un’economia digitale liberale (Usa ed Europa) e la seconda con la rivendicazione del governo politico della tecnologia e dell’economia da essa prodotta (Cina e Russia).

Il 5G è una tecnologia che impatterà fortemente sul piano economico e della sicurezza nazionale e nessuno vuole restare fuori sia dalla competizione economica, sia dai sistemi di tutela e controllo, ragion per cui le due strade si intrecciano e fanno della guerra sul 5G un confronto “totale”.

Ma cosa potremo fare col 5G di tanto rilevante da giustificare questa nuova guerra fredda digitale?
Di fatto cambiando e potenziando la struttura di connessione evolveranno attività civili e militari già in essere e ne nasceranno di nuove.

Sul fronte sicurezza le telecamere wireless montate su droni o in luoghi tattici miglioreranno la sicurezza e la protezione, fornendo al contempo filmati in grado di migliorare i processi decisionali in quasi tutti i settori. La realtà virtuale potrà fare definitivamente il suo ingresso nella quotidianità. Sul posto di lavoro, ad esempio, consentirà di addestrare sempre meglio i lavoratori a gestire situazioni a rischio senza metterli in pericolo così come di trovare soluzioni per la manutenzione a distanza. Le interfacce uomo-macchina wireless, alimentate da una connettività 5G, rimuoveranno i vincoli delle attuali linee di assemblaggio statiche accelerando la riconfigurazione degli ambienti di produzione.

La robotica e altri macchinari controllati a distanza potranno aumentare l’efficienza operativa e aumentare la sicurezza dei lavoratori. Il 5G permetterà alle persone di godersi gli eventi e di giocare a giochi interattivi come se fossero realmente presenti. La sua velocità permetterà un controllo accurato e affidabile, anche da lunghe distanze, sia di droni che effettuano consegne sia di robot che disinnescano bombe. Negli stadi porterà i tifosi “dietro le quinte”, fornendo in tempo reale le statistiche sportive, i replay e offrendo altre esperienze coinvolgenti. Il 5G contribuirà a rendere gli spostamenti su strada più facili, sicuri e piacevoli attraverso le comunicazioni tra veicoli e tra veicolo e infrastruttura per informare i conducenti, ad esempio, sui prossimi ingorghi stradali e per permettere una guida assistita o autonoma sempre più sicura. 

Molto ne beneficerà il sistema sanitario a supporto della salute dei cittadini: l’ampiezza e la velocità di connessione consentiranno alle ambulanze di trasmettere tutti i dati critici agli ospedali in modo che i medici, supportati dall’Intelligenza Artificiale, possano diagnosticare i problemi prima dell’arrivo dei pazienti. Le velocità e affidabilità permetterà, in modo particolare, gli interventi a distanza e altre applicazioni innovative.

In sintesi, un universo di dati su cui l’Intelligenza Artificiale potrà operare nella direzione che noi umani avremo dato. Questi sono solo alcuni concreti esempi per capire l’importanza del 5G e il motivo per cui l’infrastruttura digitale di una nazione è strategica rispetto alla propria indipendenza politica ed economica.

A tutti noi italiani, reduci dal lockdown, il 5G si giustificherebbe anche solo nell’orizzonte di raggiungere un migliore livello di efficienza per un set minimo di servizi ai cittadini: smart working, didattica a distanza, telemedicina e servizi digitali della Pubblica amministrazione.

*Presidente Centro Economia Digitale
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