Russia, convocato per la leva fa irruzione in caserma e spara: «Qui nessuno va al fronte!». Un ferito grave VIDEO

L'uomo, un 25enne, è stato arrestato. Ferito gravemente un comandante militare, ora ricoverato in terapia intensiva

Russia, convocato per la leva fa irruzione in caserma e spara: «Qui nessuno va al fronte!». Un ferito grave
Russia, convocato per la leva fa irruzione in caserma e spara: «Qui nessuno va al fronte!». Un ferito grave
di Enrico Chillè
Lunedì 26 Settembre 2022, 17:53 - Ultimo agg. 19:07
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Nella Russia che piange giovanissime vittime dopo la sparatoria in una scuola di Izhevsk, un altro fatto di grave violenza scuote l'anima del Paese. Non ci sono state vittime, ma c'è un ferito grave e sono stati vissuti momenti di terrore dopo che un 25enne, convocato per la leva obbligatoria, ha aperto il fuoco in una caserma.

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Russia, convocato per la leva fa irruzione in caserma e spara

Il giovane, dopo la nuova mobilitazione in Ucraina voluta da Vladimir Putin, sarebbe stato convocato per la leva e avrebbe dovuto presentarsi in un centro di reclutamento della sua città, Ust-Ilimsk, nella regione di Irkutsk, in Siberia.

Ed effettivamente si è presentato in caserma, ma armato e deciso a sparare alla cieca contro chi si trovava negli uffici in quel momento. «Qui nessuno va al fronte!», avrebbe urlato l'uomo.

Un ferito grave, l'uomo arrestato

L'uomo ha aperto il fuoco contro alcune persone che si trovavano all'interno del centro di reclutamento militare. C'è un ferito grave: si tratta di Alexander Yeliseyev, comandante militare, che ora si trova ricoverato in terapia intensiva. Igor Kobzev, governatore della regione di Irkutsk, ha spiegato: «L'uomo che ha sparato è stato arrestato, sarà punito obbligatoriamente e severamente».

Russia, la mobilitazione di Putin

La controffensiva ucraina, che negli scorsi giorni e settimane ha costretto gran parte dei soldati russi alla ritirata, ha già visto la risposta energica di Vladimir Putin. Il presidente russo aveva infatti deciso la cosiddetta 'mobilitazione parziale': «Sono misure urgenti e necessarie per proteggere la sovranità, la sicurezza e l'integrità territoriale russe. Useremo tutti i mezzi possibili in caso di minacce». Sergey Shoigu, ministro russo della Difesa, aveva annunciato la convocazione di circa 300mila riservisti per rinforzare le truppe in Ucraina. La 'mobilitazione parziale' aveva scatenato non solo proteste, duramente represse in ogni parte del Paese, ma anche una vera e propria fuga: chi può, sta cercando di scampare alla guerra rifugiandosi all'estero.

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