Sarkozy e quella 'strana' guerra a Gheddafi: "Fatta apposta per coprire i suoi illeciti?"

Sarkozy e quella 'strana' guerra a Gheddafi: "Fatta apposta per coprire i suoi illeciti?"
Sarkozy e quella 'strana' guerra a Gheddafi: "Fatta apposta per coprire i suoi illeciti?"
Martedì 20 Marzo 2018, 21:09
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La guerra contro la Libia, che vide nel 2011 in prima linea la Francia di Nicolas Sarkozy, ebbe anche una «dimensione privata», visti i rapporti tra il presidente francese e Muammar Gheddafi? «Non ci si può non porre la domanda...», risponde maliziosamente Edwy Plenel, che nel 2012 - con uno scoop sul suo sito, Mediapart - rivelò i primi documenti del caso dei presunti finanziamenti della Libia alla campagna elettorale di Sarkozy.

Finanziamenti illeciti dalla Libia, Sarkozy in stato di fermo

Plenel, 65 anni, ex giornalista poi direttore di Le Monde, se ne andò sbattendo la porta nel 2004 dopo una crisi interna al giornale provocata dalla pubblicazione del suo libro-denuncia «La faccia nascosta di Le Monde». Nel 2008 co-fondò e divenne presidente di Mediapart, sito di informazione on line per soli abbonati (oggi 140.000), autore di grandi scoop. Sarkozy e il fiume di denaro che sarebbe arrivato alla sua campagna elettorale del 2007 dalla Libia è stato uno di questi.

Nella redazione di Mediapart c'è l'agitazione dei grandi momenti, l'inchiesta libica su Sarkozy è come una bandiera. E oggi l'ex presidente è stato posto in stato di fermo per essere interrogato: «Evidentemente - osserva Plenel rispondendo alle domande dell'ANSA - ci sono elementi nuovi, altrimenti non lo avrebbero messo in stato di fermo. Il fermo - spiega - arriva dopo che gli inquirenti hanno accumulato elementi dei quali si può venire a conoscenza leggendo Mediapart e di altri che consentono ai poliziotti di accelerare l'inchiesta. Questo in vista della sua comparizione, senza dubbio, davanti a un giudice al termine dello stato di fermo».

Una conseguenza logica, secondo Plenel, quella di un ex presidente che finisce in tribunale: «È la logica, ma io non sono nell'ufficio del giudice, né sono in contatto con i poliziotti. Soltanto - precisa - che se si procede in questo modo è perché si hanno in mano già delle prove a carico, degli elementi. Sottolineo soltanto che Claude Gueant (ex direttore generale dell'Eliseo e ministro dell'Interno di Sarkozy) è già sotto inchiesta».

Edwy Plenel non si tira indietro di fronte alla domanda cruciale: c'è stato anche un interesse privato nella decisione di attaccare la Libia? «Non ci si può non porre la domanda», è la risposta di Plenel. «A partire dal momento in cui ci sono fatti che stabiliscono l'esistenza di un impegno a finanziare (la campagna elettorale di Sarkozy, ndr) da parte della dittatura libica e l'inizio di questo finanziamento nel 2007, poi la messinscena dell'accoglienza a Gheddafi a Parigi come ricompensa - afferma Plenel - non ci si può esimere dal porsi delle domande».
Quali per esempio? «Quella sui secondi fini di questa guerra, che è stata condotta al di là del mandato delle Nazioni Unite, fino a rovesciare un regime. E che si è conclusa con l'assassinio del dittatore. Non ci si può non porre questa domanda. È una domanda legittima».
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