Le cheerleader della Nfl costrette a prostituirsi: «In topless davanti agli sponsor»

Le cheerleader della Nfl costrette a prostituirsi: «In topless davanti agli sponsor»
Le cheerleader della Nfl costrette a prostituirsi: «In topless davanti agli sponsor»
Venerdì 4 Maggio 2018, 13:31 - Ultimo agg. 14:37
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Costrette a posare in topless e a prostituirsi nel nome del business. È un vero e proprio scandalo hard quello scoppiato negli States, e le protagoniste sono le cheerleader dei Washington Redskins, una squadra di football americano della Nfl: gli episodi risalgono al 2013, ma le ragazze hanno parlato al New York Times di quanto accaduto.



I fatti si sarebbero svolti in Costa Rica: le cheerleader, vere e proprie artiste nello sport a stelle e strisce, hanno raccontato di essere state costrette a posare seminude per l’annuale calendario, davanti a dirigenti e sponsor, nonché di fare da escort per alcuni di loro. Lo staff, composto da 36 ragazze, sarebbe stato portato in un resort di lusso riservato agli adulti, dopo aver loro sequestrato il passaporto.



«Non è giusto spedire le cheerleader in una serata con questi uomini - ha detto al quotidiano newyorkese una delle ragazze - alcune non volevano andare. Queste cose non cambieranno finché non accadrà qualcosa di terribile, come uno stupro o un’aggressione. Le franchigie (i club della Nfl, ndr) faranno attenzione solo quando sarà troppo tardi».

Il Times definisce un’abitudine consolidata, quella di invitare le ragazze per un’uscita in barca con gli sponsor: nel 2012 ad esempio, l’evento sarebbe stato un ‘raduno selvaggio, con uomini impegnati a versare superalcolici in gola alle ragazze’. «Non è che ci puntassero la pistola alla testa, ma era obbligatorio andarci - racconta un’altra - non ce lo hanno chiesto, ce lo hanno detto». La direttrice delle cheerleader, Stephanie Jojokian, però, nega: «Non ho forzato nessuno».



Dal canto loro i Redskins hanno dato l’autorizzazione ad intervistare due delle “capitane” del 2013, che hanno elogiato la stessa Jojokian, descrivendo l’evento in Costa Rica come «rilassante». Sul sito della squadra ci sono ancora le foto di quel calendario, con le ragazze sorridenti: in un’altra parte del sito, l’utente poteva addirittura giudicare, dalle foto, le cheerleader stesse, decidendo se fossero sexy o meno. In alcune interviste, le stesse ragazze parlavano del loro appuntamento perfetto e di ciò che guardavano in un uomo. «Questa storia mi spezza il cuore - ha detto Jojokian - sono una mamma, faccio questo da tnto tempo. Non metterei mai una ragazza in una situazione sconveniente».
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