Più di un milione e mezzo di studenti. Wuhan è una città universitaria e proprio sul sito di uno degli atenei sono comparsi i messaggi di studenti e docenti rimasti lì in quarantena. Sono messaggi in bottiglia: selfie con la mascherina e testi brevi soprattutto per salutare e rassicurare i familiari. «Mamma, papà, sto bene, si stanno predendo cura di me, ho abbastanza cibo», come scrive Song Anqi, una studentessa tailandese. «Mamma, papà ci vediamo presto, sto bene, non preoccupatevi», scrive Da Xiliang.
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