Nisida, individuata mitragliatrice della Seconda Guerra Mondiale

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Una mitragliatrice contraerea, risalente probabilmente alla seconda guerra mondiale giace, assieme a parecchie lamiere accartocciate,  sul fondo del mare, a pochi metri dall’isolotto di Nisida. Ritrovata nel 2013, dall’associazione Meno 100, ora c’è un progetto per farla diventare un sito di immersioni per appassionati.

«Nelle acque antistanti porto Paone, nei pressi dell’isola di Nisida, abbiamo ritrovato nell’estate del 2013, a poco meno di venti metri di profondità, vari ammassi di lamiere, appartenenti sicuramente a qualche nave» dice Franco Salvatore Ruggiero, istruttore tecnico subacqueo di Meno 100 UnderWater tek ASD, un'Associazione Sportiva Dilettantistica che opera da anni nel golfo di Napoli. 
«In una successiva immersione su questi resti abbiamo individuato ancora intatta una mitragliatrice contraerea ancorata al suo piedistallo e con tutta la torretta che la ospitava, coricata su un lato, sul fondo del mare.  Al momento non risultano relitti in questo specchio d’acqua  a cui attribuire il reperto bellico, tuttavia abbiamo ipotizzato un’azione di guerra, dove un proiettile esplosivo ha completamente divelto la torretta antiaerea con tutta la mitragliatrice, sbalzata via senza affondare la nave. Un’altra ipotesi, è quella che i resti di queste lamiere, visibilmente accartocciate , siano state prodotte da una grande deflagrazione e pertanto possano appartenere alla nave Caterina Costa che nel marzo del 1943, esplose nel porto di Napoli, provocando un’immane tragedia. La nave era carica di esplosivo e materiali bellici, che furono catapultati dell’enorme esplosione, a chilometri di distanza, ciò giustificherebbe la presenza della mitragliatrice.
Il nostro progetto del gruppo Meno 100 assieme  al Centro Sub Pozzuoli è quello di rimette le mitragliatrice  sul suo piedistallo in assetto da combattimento e farne un sito di immersioni per appassionati del settore».