Libby Adame e sua figlia Alicia Galaz

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Madre e figlia, accusate di aver ucciso una donna durante un intervento chirurgico, sono state scagionate. Libby Adame, 52 anni, e sua figlia, Alicia Galaz, 24 anni, sono state accusate di omicidio dopo che la 26enne Karissa Rajpaul è morta durante un intervento di chirurgia plastica illegale avvenuto in casa loro. Le donne le avrebbero fatto delle iniezioni per aumentare i glutei, ma la 26enne è poi morta.

 

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Le due donne, che vivono in California, avevano pubblicizzato il loro intervento sui social, mostrando gli esiti dell'operazione avvenuta in casa loro. Karissa Rajpaul, però, dopo l'intervento è morta per disfunzione cardiopolmonare acuta dovuta alle iniezioni di silicone intramuscolare / intravascolare, come mostrano i documenti dell'ufficio del medico legale, per questo il suo decesso fu considerato un omicidio. La ragazza si era trasferita dal Sud Africa in America per sfondare nel settore dell'hard e la plastica ai glutei l'avrebbe aiutata in tal senso, secondo lei.

 

 

Il dipartimento di polizia di Los Angeles ha dichiarato dopo gli arresti che la procedura prevedeva l'iniezione di una sostanza siliconica liquida da iniettare direttamente nei glutei per farli sembrare più grandi. L'intervento che si è svolto in condizioni igieniche non adeguate, in una sala non adeguata e soprattutto da persone non esperte, ha causato gravi conseguenze, probabilmente un' embolia letale.

 

 

 

Vedendola stare male però mamma e figlia sono fuggite senza nemmeno chiamare i soccorsi. Le donne accusate di omicidio sono però uscite di prigione su cauzione. A breve dovranno presentarsi in tribunale con l'accusa di omicidio e di esercizio abusivo della professione.