Dispersione, recuperi e tutela: storie avventurose di reperti etruschi riportati alla vita

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In occasione della Giornata internazionale contro il Traffico illecito di beni culturali, archeologi ed esponenti di forze dell’ordine e di istituzioni hanno ripercorso le vicende del recupero di capolavori esposti per la prima volta al pubblico nella mostra “Caere. Storie di dispersione e di recuperi”. Quest’anno Sapienza ha scelto di celebrarla con un incontro in cui si sono avvicendati, alla presenza della rettrice Antonella Polimeni, archeologi ed esponenti delle forze dell’ordine e di istituzioni, accomunati dall’impegno nella tutela e nel recupero del patrimonio archeologico disperso. L’incontro è stato preceduto dalla presentazione di reperti etruschi, alcuni esposti per la prima volta nella mostra “Caere. Storia di dispersioni e di recuperi” allestita presso il Museo e curata dalla stessa Laura Michetti, insieme a Claudia Carlucci del Polo Museale Sapienza, Alessandro Conti del Dipartimento di Scienze dell’Antichità e Rossella Zaccagnini della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale.