Tornaccanta'.il progetto che avvicina i giovani alla canzone napoletana. Newfotosud Sergio Siano

foto

Avviato il progetto “Tornaccanta’” realizzato dalla Fondazione di Comunità San Gennaro - grazie ad una iniziativa di crowdfunding alla quale hanno contribuito privati cittadini, imprese e il Gruppo Intesa Sanpaolo - con il Nuovo Teatro Sanità, la Cooperativa sociale Sanita’rt, il Consorzio sociale Coop4Art, la Cooperativa sociale La Paranza, l’Impresa sociale Kalòs, e sostenuto da Intesa Sanpaolo attraverso il Programma Formula in collaborazione con Fondazione CESVI. Presenti Pasquale Calemme, presidente della Fondazione di Comunità San Gennaro; Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo; Roberto Vignola, Vice Direttore generale di Fondazione CESVI, il dottor Attilio Varricchio e Padre Antonio Loffredo, ideatori del progetto. Monica Sarnelli, cantante e attrice napoletana nonché madrina del progetto, Maria Paola Sinforosa, Vocal coach, i partner, i maestri ed alcuni dei ragazzi beneficiari per dare ufficiale avvio al progetto. Tornaccanta' si propone di coinvolgere e restituire dignità agli spazi, alle risorse e ai talenti presenti nel Rione Sanità dando casa alla canzone napoletana. L’obiettivo è infatti quello di allestire e avviare la prima Casa della Canzone Napoletana del Rione, così da trasformare talento e passione in un'occasione educativa e professionale per i giovani del quartiere.L'Accademia sarà dedicata a giovani e giovanissimi, tra i 12 e i 35 anni, ed avrà uno spazio formativo negli ipogei della Basilica di Santa Maria del Buon consiglio a Capodimonte e uno spazio teatro permanente allestito per le performance presso la Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi. A questi due luoghi, si aggiungeranno altre location, dove ospitare esibizioni artistiche, diffuse nella città.Tornaccanta' coinvolgerà maestri e maestranze professionisti partenopei che, oltre a formare, accompagneranno i giovani del quartiere alla scoperta del proprio talento e nel percorso professionalizzante verso la carriera artistica. I fondi raccolti verranno utilizzati in particolare per allestire lo spazio per le performance artistico-musicali, l’acquisto di strumenti musicali: chitarre e mandolini - che saranno prodotti al carcere di Secondigliano con i legni delle barche spiaggiate a Lampedusa -  e attrezzatura da palcoscenico. I fondi contribuiranno inoltre a formare artisticamente almeno venti allievi grazie al supporto permanente e volontario di maestri, attori e maestranze: si prevedono corsi di mandolino, chitarra, percussioni, fiati e canto. Il progetto si propone inoltre di realizzare tre rappresentazioni dello spettacolo “Voci e Note dal Rione Sanità”, di accompagnare la costituzione di un'impresa sociale e culturale tra i diversi partner di progetto che garantisca autonomia e sostenibilità economica al progetto e di coinvolgere attivamente la comunità per partecipare agli eventi organizzati.