Pordenone, uccide la compagna a coltellate. L'avvocatessa che doveva difenderlo rinuncia: «Non posso accettare»

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È arrivato in Questura con le mani ancora sporche di sangue, dopo aver ucciso la compagna Aurelia Laurenti con numerose coltellate al collo. È accaduto la notte scorsa a Riveredo in Piano, in provincia di Pordenone, dove l'uomo, Giuseppe Forciniti, è andato poi a costituirsi. La vittima aveva 34 anni, l'omicida uno di meno. È stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario pluriaggravato.

 

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Insieme avevano due bambini di 8 e 3 anni. I piccoli non hanno assistito alla tragedia perché, da quanto si è appreso, erano dai nonni materni, che abitano in un paese poco distante. L'assassino si era trasferito in Friuli molti anni fa. Insieme con la compagna era andato a vivere a Roveredo nel 2013, nella villetta dove attorno a mezzanotte è avvenuta la tragedia.

Secondo quanto si è appreso, gli agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico- Squadra Volante e della Squadra Mobile della Questura si sono immediatamente recati nell'abitazione indicata dall'uomo, dove hanno trovato il cadavere della donna. Sul posto è giunto poco dopo anche il pubblico ministero di turno, Federico Facchin, che, completati i primi accertamenti, ha arrestato l'uomo per il reato di omicidio volontario pluriaggravato. Questi si trova ora negli uffici della questura - retta dal Questore Marco Odorisio - dove il pm procederà a breve all'interrogatorio. 

L'avvocatessa Rossana Rovere, già presidente dell'Ordine degli avvocati della provincia di Pordenone, che il presunto omicida della compagna a Roveredo in Piano ( Pordenone) aveva scelto a proprio difensore, ha rinunciato all'incarico. La legale, da sempre impegnata nella difesa dei diritti delle donne, stamani è stata chiamata dalla Questura in quanto indicata come avvocato di fiducia da Giuseppe Forciniti. «Non sono serena, non posso accettare l'incarico - ha fatto sapere Rovere all'ANSA - l'indagato mi conosceva e ha indicato me quando gli è stato chiesto chi dovesse patrocinare la sua difesa, ma non posso accettare l'incarico. In questi minuti si sta procedendo a indicare l'avvocato d'ufficio: io non posso assumere le difese di quest'uomo, dopo una vita e una carriera spese a promuovere la tutela dei diritti delle donne».