Azov, russi obbligano prigionieri a spogliarsi: tatuaggi e svastiche mostrati come trofei di guerra

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Messi a nudo. E fatti sfilare come trofei di guerra. I russi hanno obbligato gli ultimi combattenti di Azov a togliersi i vestiti. Ma non è bastato. Con le telecamere hanno cominciato a riprendere i loro corpi. Così, come mostrano le immagini, si possono vedere i tatuaggi. Svastiche e soli neri, aquile del Terzo Reich e altri simboli nazisti. Anche un disegno di Adolf Hitler. Tutto questo per far giustificare l'invasione e sottolineare che stanno "denafizicando" l'Ucraina.

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Le immagini sono state riprese da diversi account Twitter anche per il tramite di esponenti istituzionali di Mosca, come il vice rappresentante permanente presso le Nazioni Unite a Ginevra, Alexander Alimov, spesso accompagnate da messaggi irridenti. «Gli Azov che si arrendono. Fittamente decorati con tatuaggi che dimostrano che non c'è nazismo in Ucraina», ha scritto il diplomatico a corredo delle foto.