Cisgiordania, scontri tra palestinesi ed esercito israeliano a Jenin

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Resta elevata la tensione nella Cisgiordania settentrionale dove l'esercito israeliano è tornato ad operare anche oggi, per il secondo giorno consecutivo, nel tentativo di prevenire nuovi attentati come quello avvenuto giovedì a Tel Aviv. Secondo la radio militare nelle località di Jenin e di Yabed i soldati hanno catturato otto ricercati palestinesi, hanno requisito armi ed un ordigno pronto per l'uso.

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La scorsa notte altri militari hanno inseguito un'automobile palestinese che sembrava in procinto di entrare in territorio israeliano per compiere un attentato. I passeggeri hanno lanciato sul terreno un fucile automatico e sono fuggiti.

A Nablus (Cisgiordania) un centinaio di palestinesi sono penetrati la scorsa notte nella Tomba di Giuseppe (il patriarca biblico figlio di Giacobbe), hanno cercato di incendiarla e hanno provocato danni materiali.

Si tratta di un luogo di preghiera molto frequentato dagli ebrei. Il ministro della difesa Benny Gantz ha condannato l'attacco e si è rivolto all'Autorità nazionale palestinese perchè rafforzi la protezione attorno a quel sito. Accese proteste e minacce di ritorsioni sono giunte dai coloni della zona.

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