Iraq, Papa Francesco in visita alle città di Mosul e Qaraqosh

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Cumuli di pietre, muri sbrecciati e strade ancora sconnesse. Papa Francesco arriva a Mosul, la città al nord dell'Iraq che è stata fino al 2017 roccaforte dell'Isis, per pregare per le vittime della guerra. Dietro di lui la chiesa siriaca venuta giù sotto le bombe. Per le strade uno spiegamento di militari per proteggere il Papa, con la preoccupazione che qualche cellula dormiente possa rovinare questo momento storico per l'Iraq. Poi l'esplosione della gioia a Qaraqosh, la città della Piana di Ninive dove c'era la più grande comunità cristiana del Paese.

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«Non è lecito fare la guerra in nome di Dio», ribadisce con forza il Papa a Mosul durante il momento di preghiera per le vittime. «Prima di pregare per tutte le vittime della guerra in questa città di Mosul, in Iraq e nell'intero Medio Oriente, vorrei condividere con voi questi pensieri: Se Dio è il Dio della vita - e lo è -, a noi non è lecito uccidere i fratelli nel suo nome. Se Dio è il Dio della pace - e lo è -, a noi non è lecito fare la guerra nel suo nome. Se Dio è il Dio dell'amore - e lo è -, a noi non è lecito odiare i fratelli», così Papa Francesco.

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