Portogallo, i cavalli "Garrano" contro gli incendi boschivi

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Contro gli incendi boschivi il Portogallo ha schierato sul campo anche i cavalli. Si tratta dei Garrano, specie simile a un pony, in via di estinzione le cui origini risalgono alla preistoria. Pascolano liberamente sulle colline del Portogallo nord-occidentale per aiutare a ripulire il terreno e ridurre, cosi, il rischio di incendi. Poichè dalla seconda meta del XX secolo non sono piu utilizzati nei lavori agricoli, il loro numero e diminuito notevolmente, passando da «circa 70.000» a «circa 350 fattrici a meta degli anni ’90», ha spiegato Joao Paulo Ribeiro, presidente dell’Associazione degli Allevatori di Garrano. «Da allora, la popolazione dei Garrano e cresciuta in modo significativo» e si stima che in Portogallo siano ora circa 1.500, dice Ribeiro, che ha creato l’organizzazione nel 1995 per contribuire alla conservazione della specie, originaria della regione del Minho. Quest’uomo appassionato percorre regolarmente i sentieri di montagna con il suo pick-up, utilizzando un sistema di localizzazione GPS per prendersi cura dei cavalli, che ora vivono in uno stato semi-selvatico e sono talvolta attaccati dai lupi.

Un progetto contro gli incendi

Grazie al progetto lanciato quest’anno, «questa specie in via di estinzione ha trovato un nuovo impiego», spiega con entusiasmo Jose Leite, autore di un libro sulla genealogia dei ’Garranos’ Oggi sono quasi 300 i cavalli e i puledri, tutti identificati con un microchip, che si mescolano alle mandrie di mucche sulle pendici della Serra da Cabreira, un massiccio che si eleva a oltre 1.200 metri di altitudine vicino al più noto massiccio del Geres. Erica, ginestra, erbe selvatiche: i Garrano, che cercano l’ombra delle rocce e delle enormi turbine eoliche piantate in cima alle montagne durante le ore più calde della giornata, divorano circa trenta chili di vegetazione al giorno. «Questo progetto combina affari e piacere. Oltre a nutrirsi, ripuliscono la montagna in modo naturale», osserva il sindaco di Vieira do Minho, Antonio Cardoso. Il comune ha firmato un accordo triennale con Ren, il gestore della rete elettrica, per la manutenzione delle aree sotto la sua responsabilità per la prevenzione degli incendi boschivi.

Come utilizzare i cavalli ed evitare gli incendi

L’obiettivo è attirare questi cavalli sotto i tralicci dell’elettricità, ad esempio installando fontane d’acqua, in modo che possano liberare la vegetazione che potrebbe prendere fuoco in caso di scariche. Dopo aver fatto ricorso a società specializzate nel disboscamento, «stavamo cercando soluzioni naturali» come alternativa, dice Joao Gaspar, responsabile di Ren in questo settore. Il progetto «forse non risolverà il problema degli incendi boschivi, ma a livello locale può fare la differenza», sottolinea. Ren sta progettando di estendere l’ecopascolo ad altre regioni del Paese, utilizzando mucche, asini e capre, come e già stato fatto nel massiccio della Serra da Estrela, nel centro del Paese. Nella vicina Spagna, una mandria di circa 15 bisonti europei sta aiutando a mantenere il sottobosco nella riserva di San Cebrian de Muda, a circa 200 km a nord di Madrid. «E vero che un bosco di querce non e facile da incendiare, ma tutto può facilmente bloccarsi se si sviluppano piccole sacche di fuoco sul terreno, e in quel caso si incendierebbe il sottobosco», racconta Jesus Gonzalez Ruiz, direttore di questa riserva dedicata al recupero di una specie che si e estinta in natura negli anni Venti