Arrestata Gulsen, la «Madonna turca»: la popstar rischia 3 anni di carcere

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Una delle cantanti pop più famose in TurchiaGülşen, spesso chiamata la Madonna turca, rischia fino a tre anni di carcere per istigazione all'odio, dopo aver pronunciato una battuta sulle scuole religiose nel paese. La popstar, incarcerata la scorsa settimana, quattro giorni dopo è stata rilasciata e posta agli arresti domiciliari. Ma i fatti risalgono allo scorso aprile, quando Gülşen durante un suo concerto, ha scherzato sul fatto che una delle ««perversioni» dei suoi musicisti, fosse il frequentare una scuola religiosa. Mesi dopo, il video della battuta ha iniziato a circolare sul web, con hashtag che ne chiedeva l'arresto.

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Erdogan tra i diplomati alle scuole religiose

Sono chiamate Imam Hatip, le scuole religiose, in Turchia che hanno formato molti membri del governo di Ankara, tra cui il presidente Recep Tayyip Erdoğan ed in origine sono state istituite per formare gli imam. Nell'accusa rivolta alla popstar turca, sono contenute le denunce di 702 persone, tra le quali membri di un'organizzazione filogovernativa per i diritti delle donne e un'associazione della scuola religiosa. Secondo il codice penale turco, chi istiga all'odio e all'inimicizia contro diversi gruppi della società basati su classe, razza, religione o setta, rischia una pena detentiva che nel caso di Gülşen, può arrivare fino a 3 anni.

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La popstar si difende dal web

«Non l'ho mai detto per insultare o denigrare gli studenti dell'Imam Hatip o un segmento del nostro paese. Il mio rispetto per tutti i valori e le sensibilità del paese è eterno», si è difesa la cantante, negando ogni accusa, che era già finita nel bersagli di alcuni circoli islamici, per alcuni suoi atteggiamenti durante le esibiizoni dal vivo; in uno dei suoi live, Gülşen, 46 anni, aveva sventolato una bandiera LGBTQ+ a un concerto. Ora per la cantante - a cui è stata respinta la richiesta di libertà - si attende l'inizio del processo.