Papa Francesco: «Non sprechiamo il tempo in cose da niente, non chiudiamoci nella mediocrità»

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«Oggi il Vangelo racconta la parabola di un mercante in cerca di pietre preziose. Questi, dice Gesù, 'trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la comprà. Fermiamoci un pò sui gesti di questo mercante, il quale dapprima cerca, poi trova e infine compra. Primo gesto di questo signore: cercare. Si tratta di un mercante intraprendente, che non sta fermo ma esce di casa e si mette in cerca di perle preziose. Non dice: 'Mi bastano quelle che hò, ne cerca di più belle. E questo è un invito per noi a non chiuderci nell'abitudinarietà, nella mediocrità di chi si accontenta, ma a ravvivare il desiderio, perché non si spenga: a coltivare sogni di bene, a cercare la novità del Signore, perché il Signore non è ripetitivo, sempre porta novità, la novità dello Spirito, sempre fa nuove le realtà della vita. Noi dobbiamo avere questo atteggiamento: cercare». Così, Papa Francesco, recitando l'Angelus con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro. «Il secondo gesto del mercante è trovare. Egli è una persona accorta, che 'ha occhiò e sa riconoscere una perla di grande valore. Questo non è facile. Pensiamo, ad esempio, agli affascinanti bazar orientali, dove i banchi, colmi di merce, sono assiepati lungo le pareti di strade piene di gente; oppure ad alcune bancarelle che si vedono in tante città, piene di libri e di oggetti vari. A volte in questi mercati, se ci si ferma a guardare bene, si possono scoprire dei tesori - continua - cose preziose, volumi rari che, mescolati a tutto il resto, a prima vista non si notano. Ma il mercante della parabola ha un occhio attento e sa trovare, sa 'discernerè per trovare la perla. Anche questo è un insegnamento per noi: ogni giorno, a casa, per strada, al lavoro, in vacanza, abbiamo la possibilità di scorgere del bene. Ed è importante saper trovare ciò che conta: allenarci a riconoscere le gemme preziose della vita e a distinguerle dalle cianfrusaglie. Non sprechiamo il tempo e la libertà per cose da niente, passatempi che ci lasciano vuoti dentro, la vita ci offre ogni giorno la perla preziosa dell'incontro con Dio e con gli altri. È necessario saper riconoscerla, discernere per trovarla».

L'Angelus di domenica 30 luglio

«Ultimo gesto: il mercante compra la perla. Resosi conto del suo immenso valore, vende tutto, sacrifica ogni bene pur di averla. Cambia radicalmente l'inventario del suo magazzino; non c'è più niente se non quella perla: è la sua unica ricchezza, il senso del suo presente e del suo futuro. Anche questo è un invito per noi. Ma che cos'è questa perla per la quale si può rinunciare a tutto, quella di cui ci parla il Signore? Questa perla è Lui stesso, il Signore! La perla è Gesù, Lui è la perla preziosa della vita, da cercare, trovare e far propria. Vale la pena investire tutto su di Lui perché, quando si incontra Cristo, la vita cambia. Riprendiamo allora i tre gesti del mercante, cercare, trovare, comprare, e facciamoci qualche domanda. Cercare: io, nella mia vita, sono in ricerca? Mi sento a posto, arrivato, mi accontento, oppure alleno il mio desiderio di bene? Sono in pensione spirituale? Quanti giovani, ancora, sono in pensione. Secondo gesto, trovare: mi esercito a discernere ciò che è buono e viene da Dio, sapendo rinunciare a ciò che invece mi lascia poco o nulla? Infine, comprare: so spendermi per Gesù? Lui per me è al primo posto, è il bene più grande della vita? Sarebbe bello dire oggi: 'Gesù, Tu sei il mio bene più grandè. Ognuno nel cuore lo dica ora, Gesù, Tu sei il mio bene più grandè. Maria ci aiuti a cercare, trovare e abbracciare Gesù con tutto noi stessi»