Tomas Milian, cubano di nascita, americano di passaporto, naturalizzato italiano per una scelta di vita e di cuore, spentosi il 22 marzo del 2017 nella sua casa di Miami a 84 anni anche se chi gli era vicino racconta che avrebbe voluto morire a Roma. Nato a La Havana il 3 marzo del 1933 da un generale dell'esercito di Machado, poi degradato e costretto al suicidio dal golpista Batista, Tomas Quintin Rodriguez Miliàn scappa da Cuba a 24 anni per tentare la fortuna in quella che diverrà la sua prima patria adottiva, l'America, iscrivendosi all'accademia teatrale di Miami per poi trasferirsi a New York e debuttare a Broadway. Da lì una carriera straordinaria. È stato attore teatrale, musicista, cantante, protagonista e interprete di una vita appassionante e ogni volta diversa. Il suo sorriso malinconico, la sua strafottente vitalità, la sua ironia popolana (esaltata spesso dal doppiaggio di Ferruccio Amendola) rimangono oggi nella memoria.
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