Francesca Fagnani: «Zelensky, polemica lunare. Mentana al Festival? Non verrà, ha il tg»

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Francesca Fagnani, Che Sanremo si aspetta?

«Non so che esperienza sarà, so che ci arrivo con molto emozione e grata. È stata una grande sorpresa. L’ho seguito anni fa da giornalista, raccontando il mondo che ci gira attorno. So che sarà tutto diverso in questa veste». 

 

 

Chiara Ferragni, Paola Egonu, Chiara Francini e Fagnani: il quartetto di donne di Amadeus. E lei, che tipo di donna sarà sul palco della serata di mercoledì?

«Porterò me stessa, il mio carattere, la mia personalità. Spero solo di essere rilassata e di fare bene». 

 

Enrico Mentana, il suo compagno, guarderà il Festival?

«Beh, me lo auguro. Ci conterei abbastanza (ride, ndr)». 

 

Dalla platea?

«No, non sarà all'Ariston. Ha il TG. L'appuntamento con gli spettatori di un telegiornale è importante e da rispettare». 

 

Che pensa della polemica Zelensky al Festival? 

«Mi sembra una polemica lunare. E’ assurdo che si debba litigare come tifoseria da stadio anche per accogliere due minuti di un messaggio del leader del paese che sosteniamo». 

 

C’è una domanda che si deve fare ed è quella sul monologo. Lei si è occuapata di tantissimi temi di attualità, dalla criminalità organizzata alle carceri. Quale messaggio porterà all'Ariston?

«Ci sono tanti temi interessanti che ho trattato. Ma non ne posso parlare, davvero. Sarà una sorpresa».

 

Superospiti italiani saranno alcuni nomi che rappresentano la storia della musica. Al Bano, Gianni Morandi (co-conduttore in tutte e cinque le serate), Massimo Ranieri, trio che canterà insieme proprio mercoledì. Ma anche a Gino Paoli, Peppino Di Capri. Eppure c'è chi ha criticato la scelta del direttore artistico. Che pensa?

«Non sono d’accordo con la critica che è stata mossa. Abbiamo già un cast pazzesco di cantanti in gara. Invitare chi ha scritto una storia della canzone così importante al festival è doveroso. Inseguire a tutti i costi il giovanilismo, non lo trovo corretto».

 

La deputata Maddalena Morgante di Fratelli d'Italia ha chiesto l’esclusione di Rosa Chemical dal Festival perchè la sua canzone sarebbe troppo gender fluid. E' d'accordo con il discorso che ha fatto in Aula?

«Mi auguro che, per tutti i cittadini, le sue priorità siano ben altre che impedire a un ragazzo di esprimere e di vivere la sua sessualità. Lo dico sinceramente». 

 

Fiorello ha fatto intonare al ministro della difesa Giulio Crosetto “Bella Ciao”. Laura Pausini, invece, durante un’ospitata in una radio spagnola, si è rifiutata. 

«Sono due casi diversi. Crosetto gioca in campo avversario e lo fa in modo ironico, e non ha nulla da perdere. Laura Pausini si è sentita in imbarazzo e va rispettato anche quello. Siamo troppo giudicanti, dobbiamo abbassare il ditino». 

 

Ognuno ha una sua canzone sanremese. La sua qual è?
«”Vattene amore” (Sanremo 1990, terzo posto di Amedeo Minghi con Mietta, ndr). C’era un ragazzo che mi corteggiava e che a me non piaceva. Al liceo, i compagni sulle note di “Vattene amore” mi riscrissero il testo su questa storia, costringendomi a cantarlo davanti a tutti sul pullman, durante una gita scolastica. Quindi capisce che per me è abbastanza indimenticabile questa canzone (ride, ndr)?». 

 

Belve, il programma da lei ideato e condotto su Rai2, è andato benissimo e si sposta dalla seconda serata alla prima. Sente il peso dell’aspettativa? 

«Sono molto contenta del nuovo orario. Inizierò a registrare 48 ore dopo Sanremo. Belve mi ha fatto capire come la fruizione dei contenuti avvenga in modo diverso e da diversi canali. Noi guardiamo allo share, ma ci sono i dati di RaiPlay, le visualizazioni su TikTok, per esempio. Questo mi rende felice, anche alla luce del fatto che una delle cose a cui tengo è raggiungere anche la fascia più giovane». 

 

Dei cantanti chi vorrebbe a Belve?

«Giorgia, Elodie, Anna Oxa, Marco Mengoni». 

 

A chi dedica questa sua avventura al Festival? 

«Ai miei genitori. Dico a loro: grazie».