Alatri, accuse al sindaco per la figlia tolta: insegnante a processo

Alatri, accuse al sindaco per la figlia tolta: insegnante a processo
di Marina Mingarelli
Martedì 12 Luglio 2022, 08:52 - Ultimo agg. 09:45
2 Minuti di Lettura


Non aveva accettato che i servizi sociali gli avessero portato via la figlia di tredici anni. Da quel momento l'uomo, un insegnante di 60 anni residente ad Alatri, avrebbe cominciato una campagna diffamatoria nei confronti dei sindaco e di alcune assistenti sociali. Tale campagna si è conclusa con un atto di citazione a giudizio per diffamazione a mezzo stampa. Sotto processo insieme all'insegnante un suo amico che lo aveva aiutato in questa battaglia che puntava a demolire il sindaco (all'epoca dei fatti Giuseppe Morini), la giunta e le assistenti sociali che si trovavano alle dipendenze del Comune. La moglie, a causa dei ripetuti maltrattamenti, si era rivolta ad un centro antiviolenza e tramite l'avvocato Sonia Sirizzotti era stata collocata insieme alla figlia, in un rifugio protetto. È stata quella decisione a scatenare le ire dell'uomo che insieme al suo amico aveva iniziato a denigrare l'operato del comune.
LE ACCUSE SUI SOCIAL
Addirittura aveva organizzato una manifestazione di piazza dal titolo Presto a casa che era stata trasmessa anche sui social network. E proprio nel corso di questa manifestazione, aveva affermato che i servizi sociali di Alatri avevano 34 bambini nelle case famiglia a fronte della media di tre minori negli altri comuni della provincia, che il sindaco aveva fatto condonare delle baracche in lamiera trasformandole illegalmente in case famiglia, . Per non parlare del fatto che il Comune favoriva soltanto alcuni studi tecnici a cui accordava i condoni, e che il primo cittadino sfruttava le sue amicizie con prelati per poter ricevere incarichi per costruire le chiese della provincia. E poi ancora: le case famiglia erano dei canili che lucravano mille euro al mese per i bambini catturati ( così si era espresso in piazza) . Questi ultimi venivano legati con il guinzaglio e subivano maltrattamenti.
Nel corso di questa manifestazione aveva dichiarato che il suo legale difensore aveva raccolto in un esposto la testimonianza di 17 genitori a cui il Comune aveva sequestrato i figli. La cosa ancora più grave è che l'insegnante avrebbe affermato che sua bambina era stata rapita da una assistente sociale e che la firma di quell'atto di rapimento era stata posta dal sindaco di Alatri.
Quest'ultimo non poteva liberare la figlia in quanto sotto ricatto dalle strutture stesse. Parole molto pesanti che hanno portato l'ex sindaco di allora a far scattare la denuncia. Questa mattina in aula il Comune di Alatri con in testa il nuovo sindaco Maurizio Cianfrocca e quattro assistenti sociali offese nel decoro e nella loro reputazione, si costituiranno parte civile tramite l'avvocato Marilena Colagiacomo.
Marina Mingarelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA