Terreni risanati e bioplastica con la canapa, superato il test siccità: piante pronte per il taglio

Il sindaco di Roccasecca, Giuseppe Sacco
Il sindaco di Roccasecca, Giuseppe Sacco
di Pierfederico Pernarella
Martedì 9 Agosto 2022, 07:01 - Ultimo agg. 14:13
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Finora non sono state mai innaffiate e da maggio, quando sono stata piantate, fatta eccezione per qualche sporadico acquazzone, non ha più piovuto. Eppure le piante sono cresciute rigogliose, alcune arrivano a misurare fino a tre metri di altezza e ora sono quasi pronte per essere tagliate.

È andata oltre le più rosee aspettative la prima fase del progetto sperimentale denominato Green Valley dedicato alla canapa industriale promosso dal Comune di Roccasecca in collaborazione con il Cosilam. Uno stress test di non poco conto considerando la stagione in corso dominata da una siccità con pochi precedenti. Condizioni climatiche sempre più estreme a cui purtroppo toccherà farci l'abitudine in assenza di una radicale inversione di rotta.

LA FITODEPURAZIONE

«I semi di canapa, piantati dall'azienda Happy Hill, si stanno rivelando adatti al clima ed ai terreni presenti in zona, ed è straordinario il risultato ottenuto considerando la stagione particolarmente arida», commenta il sindaco Giuseppe Sacco.

La piantagione, estesa su un'area di circa 4mila metri quadri pari a circa sessanta chili di canapa (certificata dal Ministero dell'Agricoltura), si trova in località Cerreto, nella zona industriale, nei pressi della discarica della Mad, ora chiusa.

E il primo obiettivo della progetto è questo: ripulire i terreni sfruttando le capacità fitodepurative della canapa indiana. In una provincia come quella di Frosinone, a forte vocazione industriale, caratterizzata dalla presenza di ampie porzioni di suoli contaminati (si pensi solo al Sin Bacino del fiume Sacco), la canapa si rivelerebbe provvidenziale.

ECONOMIA CIRCOLARE

Ecco perché c'è grande attesa per il taglio delle piante che sarà effettuato subito dopo Ferragosto e le successive analisi che diranno se il loro impatto fitodepurante sui terreni ha funzionato. Ma non è tutto. Il progetto Green Valley si fonda sui principi di economia circolare. Quindi non si butta niente. Le analisi serviranno a testare anche i livelli di biomassa e bioplastica nelle piante coltivate. «La canapa potrebbe essere utilizzata come alternativa alla plastica, per gli imballaggi soprattutto. Noi ci crediamo e vogliamo che il progetto possa avere anche uno sviluppo industriale diventare un'opportunità per l'intero comprensorio». Un comprensorio dove la coltivazione della canapa ha radici lontane, come dimostra la presenza di aziende votate a questa produzione agricola: Carmagnola CS ed Eletta Campana, su tutte.

LE REALTÀ COINVOLTE

Sarà quindi interessate seguire l'evolversi del progetto, anche perché, oltre alle applicazioni pratiche (depurazione dei terreni e produzione di bioplastica), il programma della canapa indiana industriale a Roccasecca vede la partecipazione di altre realtà, come il team di giovani inventori digitali Engine4You di Ceccano e il Comune di San Giovanni dove sta per nascere la prima cooperativa di comunità nel Lazio votata all'agricoltura. Insomma, un modo per fare sistema sfruttando le nuove tecnologie e le tradizioni del territorio.
«Vogliamo credere nella forza delle idee e nell'entusiasmo - sottolinea il sindaco Sacco - Una storia diversa è possibile, così come la voglia di cambiare in meglio la narrazione di questo territorio».
 

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