Cassino, estorsione per lavorare in nero:
la polizia arresta un romeno

Cassino, estorsione per lavorare in nero: la polizia arresta un romeno
di Vincenzo Caramadre
Sabato 4 Settembre 2021, 07:56
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“Voglio 2mila euro, altrimenti denuncerò di essermi infortunato all’interno della tua azienda agricola”.  Sarebbero state queste le parole ma soprattutto i toni, minacciosi, che un uomo avrebbe utilizzato per ottenere, senza alcun titolo, i soldi da un anziano imprenditore agricolo di Cassino. 

In manette, con l’accusa di estorsione, è finito uno straniero trentasette residente in provincia di Salerno, mentre la sua compagna è stata denunciata a piede libero.  L’uomo, secondo la ricostruzione della polizia, voleva lavorare, ma in nero e al rifiuto dell’imprenditore sarebbe scattata la richiesta estorsiva. La vicenda ha avuto inizio qualche giorno fa, quando un uomo di origini romene, residente nell'alto casertano, si presenta all'interno di un'azienda agricola di Cassino.  Parla con alcuni presenti è pretende di parlare con il titolare, nel giro di poco viene assecondato. 

L'imprenditore inizia ad ascoltare quello che quell’uomo gli ha da dire. La richiesta sin da subito sarebbe stata esplicita e diretta, lo straniero voleva lavorare, ma senza alcun vincolo contrattuale. Un lavoro in nero che, con ogni probabilità, gli avrebbe permesso, forse, di fare anche altro. L’imprenditore cassinate, però, ha negato, senza spiraglio di trattativa, la possibilità del lavoro in nero. 

“Non ho collaboratori che lavorano in nero. Qui sono tutti in regola”, avrebbe detto il cassinate. Ma al rifiuto il trentasettenne non ha desistito ed è partito alla carica con la richiesta estorsiva: “Mi devi dare 2 mila euro, altrimenti denuncerò di essermi fatto male all'interno della tua azienda”. 

Il romeno, in pratica, ha fatto leva sul fatto che è claudicante, ma, come accertato poi la polizia, per un altro incidente sul lavoro avvenuto in precedenza.

Sta di fatto che la richiesta di denaro non è andata giù al noto imprenditore agricolo di Cassino il quale ha deciso di raccontare, e soprattutto denunciare, quanto gli stava accadendo agli agenti del commissariato della Città Martire.

Gli uomini diretti dal vice questore aggiunto Giovanna Salerno, una volta raccolta la denuncia, informato il magistrato di turno, hanno organizzato il piano per arrestare, in flagranza di reato, lo straniero che aveva fatto la richiesta estorsiva. 

C’è stato quindi il contatto fra l'imprenditore e il romeno. I due si sono dati appuntamento per la consegna della prima tranche da mille euro nei pressi di un bar del centro di Cassino. Così è stato, qualche ora dopo l’imprenditore si è presentato all'appuntamento, osservato a vista dagli agenti in borghese, nascosti tra la folla, e all'arrivo dello straniero, una volta consegnata la busta, sono entrati in azione e lo hanno arrestato.

Dovrà rispondere di estorsione aggravata dal fatto che la vittima del reato è ultrasessantacinquenne, mentre la compagna è stata denunciata a piede libero per lo stesso reato. Nelle prossime ore l’uomo, finito agli arresti domiciliari, verrà ascoltato dal Gip del Tribunale di Cassino nell’ambito dell’udienza di convalida. 

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