Covid Frosinone, cinque casi positivi: una famiglia di Cassino e un paziente di Ferentino

Covid Frosinone, cinque casi positivi: una famiglia di Cassino e un paziente di Ferentino
Vincenzo Caramadredi Vincenzo Caramadre
Martedì 4 Agosto 2020, 13:50 - Ultimo agg. 29 Aprile, 07:34
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Il Covid Free è durato solo pochi giorni: nel giro di 24 ore spuntano cinque nuovi casi. Un’istantanea, quella scattata nelle ultime ore in Ciociaria che porta indietro la mente di qualche mese, quando il virus faceva ancora paura.
Tra i cinque positivi di ieri c’è un’intera famiglia di Cassino. Quattro persone, tutte asintomatiche. L’indagine epidemiologica già avviata dall’Asl di Frosinone ha portato l’ufficio Igiene pubblico a procedere con il tampone naso-faringeo nei confronti della famiglia di ritorno dalle vacanze in Puglia. Tutti sono asintomatici e posti in isolamento domiciliare per 14 giorni.

Sul caso è intervenuto il sindaco Enzo Salera con un video diffuso sulla pagina Facebook:

 

La quinta persona positiva è un uomo di Ferentino, con patologie pregresse già ricoverato all’ospedale “Spaziani” di Frosinone, dov’è stato sottoposto al tampone che è risultato positivo.
In ventiquattr’ore si è polverizzato il Covid Free scattato nella giornata di sabato, dopo la negativizzazione di una donna straniera, ma ospite da alcuni pareti a Pontecorvo.

Nella giornata di domenica il doppio zero ha retto, ma nel tardo pomeriggio di ieri c’è stato il tramonto della Provincia Covid Free. Un uomo di Ceprano ultra ottantenne, ricoverato da una settimana all’ospedale “San Camillo” di Roma per altre patologie, è risultato positivo al tampone.

Su scala regionale i positivi sono stati 17, per lo più d’importazione. Resta alta l’attenzione. L’Asl di Frosinone già nella giornata di domenica aveva messo in guardia di cittadini e invitato al massimo rispetto delle misure di contenimento. Ciò vuol dire distanze di sicurezza, igiene delle mani e uso delle mascherine.

Non a caso nella giornata di ieri il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha lanciato #MaskLazio. Un promo per sensibilizzare all’uso delle mascherine. «In questi mesi abbiamo dato tutti il massimo per bloccare il virus e tanti passi avanti abbiamo fatto, uno tra tutti la sperimentazione del vaccino partita proprio in questi giorni - ha spiegato Zingaretti - Tutti possiamo agire e c’è qualcosa che ognuno di noi può fare, più volte abbiamo sottolineato i 3 semplici comportamenti da adottare: mascherina, distanza di sicurezza, igiene delle mani».

È in procinto di partire una doppia azione di prevenzione con 10 mila test sierologici al personale della scuola a partire dal 20 agosto e una massiccia campagna di vaccinazione antinfluenzale, disposta, con ordinanza, dal presidente dalla Regione Lazio. Ciò per evitare sintomatologie sovrapponibili nel prossimo autunno - inverno, quando si teme possa esserci un’altra ondata di pandemia.

Contro l’ordinanza del Presidente Zingaretti con la quale è stata data vita alla campagna di vaccinazione obbligatoria per gli ultra 65enne e per i lavoratori del comparto sanitario, c’era stato il ricorso al Tar, il quale ha chiesto un parere al Comitato Tecnico Scientifico. Parere che è arrivato nella giornata di ieri. «Il Comitato Tecnico ha ribadito l’importanza della vaccinazione influenzale nell’attuale contesto epidemico per l’effetto confondente che l’influenza stagionale può avere nella diagnostica differenziale con Covid-19 e sottolinea l’assoluta importanza della vaccinazione agli operatori sanitari.

Sminuire questo significa mettere a repentaglio la vita di anziani e persone fragili», ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.

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