Willy ucciso dal branco,lLa sorella Milena: «Il suo sacrificio serva a far ripudiare la violenza»

Willy insieme alla sorella Milena
Willy insieme alla sorella Milena
Mercoledì 7 Ottobre 2020, 07:35 - Ultimo agg. 8 Ottobre, 09:56
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Un mese fa il brutale pestaggio costato la vita a Willy Monteiro Duarte, il ricordo del giovane nelle parole della sorella e del sindaco di Paliano.

“É già passato un mese…” inizia così il toccante post pubblicato ieri su facebook da Milena Monteiro Duarte, la sorella diciannovenne di Willy che finora si era chiusa in un dolore muto pur non essendosi persa nemmeno una delle tante iniziative religiose e civili organizzate tra Paliano, Colleferro, Artena e Fiuggi in memoria di Willy. “Un mese senza di te amore mio, senza i tuoi scherzi, senza le tue coccole, senza il tuo sorriso, senza le tue prese in giro, senza i tuoi occhioni... – prosegue Milena - Un mese senza la mia metà, la mia roccia, la spalla su cui piangere...Un mese senza di te fratellone mio. Fino ad ora non trovavo le parole adatte per descrivere tutto questo, ora ce le ho. Ora sto iniziando davvero a rendermi conto che non entrerai più dalla porta di casa di corsa per farti la doccia per poi uscire, non mi sveglierai più buttandoti sopra di me, non mi sgriderai più, non mi toccherai più i rotoli della pancia per prendermi in giro. Ora mi rendo conto che non ti vedrò realizzare i tuoi sogni, non ti vedrò mettere su famiglia, non avrò mai dei nipotini, non avrò mai una cognata”. Nel chiedere a suo fratello, che “tutti vedono un eroe” la forza di andare avanti, la giovane si sofferma sul gesto compiuto da Willy che, intervenendo in soccorso di un suo ex compagno di classe, ha subito la furia bestiale del branco. “Chissà che sarebbe successo se ti fossi girato dall'altra parte – si chiede Milena - chissà se sarebbe morto qualcun altro al tuo posto, saresti ancora qui con me… non starei annegando nel dolore, nello stress, nel vuoto…Non lo accetto e non lo accetterò mai... Spero almeno che il tuo sacrificio serva a far capire alla gente che con la violenza non si risolve nulla, che la violenza serve solo a farci rimanere in un mondo che non si evolverà mai, che se si ha bisogno di sfogarsi, di dare cazzotti e calci ci sono sacchi da box e che ammazzare di botte una persona è un gesto associato ad un mostro e non ad una persona. Spero che ora i ragazzi ci penseranno due volte prima di fare a botte perché non vi fa fighi, non siete grossi, non siete invincibili, non siete uomini, non siete ragazzi, siete animali. Riposa in pace amore mio non sarai mai troppo lontano da non sentirti, sarai sempre nei cuori di chi ti voleva bene, di chi ti amava e chi ti ammira. Finché noi lo ricorderemo Willy non morirà. Ti amo fratellone”.

Anche il sindaco di Paliano è tornato sulla vicenda di Willy, su quella notte “che ha cambiato per sempre ognuno di noi – dice Domenico Alfieri - Un mese di dolore che mai si attenuerà, un mese di sconcerto e di incredulità. Ma anche un mese che ci ha fatto sentire ancor di più comunità”. Alfieri sottolinea che “la cosa più importante ora è non rendere vana la scomparsa del nostro Eroe, Willy. Si, perché per me Willy è un eroe. Continuare a riflettere su quanto accaduto, chiedersi il perché di tanta rabbia e disagio e cercare di cambiare le cose. Non basta inasprire le pene ma è necessario aprire una discussione, un confronto con le famiglie, la scuola, la Chiesa, i giovani e le istituzioni. È nostro dovere farlo, è nostro dovere non rendere vano il sacrificio del nostro eroe Willy. Perché di Eroe si parla!”

Nella chiesa dei Cappuccini, lunedì sera, in memoria di Willy è stata celebrata una Santa Messa presieduta da Padre Ercolano, guida spirituale della comunità capoverdiana a Roma. Il religioso, al termine della celebrazione, ha ricordato i legami che uniscono la Ciociaria con il paese d’origine della famiglia Monteiro Duarte dove, a metà del secolo scorso, furono inviati alcuni missionari di Fiuggi.

 

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