Corruzione con i fondi agricoli, blitz della Forestale negli uffici regionali a Frosinone: 10 indagati

Corruzione con i fondi agricoli, blitz della Forestale negli uffici regionali a Frosinone: 10 indagati
di Pierfederico Pernarella
Domenica 7 Febbraio 2021, 11:46 - Ultimo agg. 8 Febbraio, 09:10
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Un’indagine delicata che era stata portata avanti con il massimo riserbo, poi il blitz del Nucleo investigativo dei carabinieri effettuato lo scorso 28 gennaio ha reso l’inchiesta di dominio pubblico. Il via-vai dei militari negli uffici della sede distaccata della Regione Lazio, in via Veccia a Frosinone, non è passato inosservato. 
Gli uomini dagli ordini del tenente colonnello Vitantonio Masi, su delega del sostituto procuratore Barbara Trotta, hanno sequestrato computer e carte, tante carte. Materiale consistente sul quale ora gli investigatori stanno lavorando per accertare se le ipotesi da cui ha preso le mosse l’indagine abbiamo o meno un fondamento. 

Sotto la lente della magistratura, come rivelato ieri da Il Messaggero, è finito l’operato dell’Area agricoltura regionale distaccata che ha sede nel capoluogo ciociaro, nel parcheggio ai piedi dell’ascensore inclinato, alle spalle di via Aldo Moro. E’ la sede che istruisce e lavora la pratiche per gli incentivi nell’agricoltura, in particolare per le giovani aziende agricole; uffici che hanno assorbito molti ex dipendenti della Provincia.
Le indagini si muovono su entrambi i versanti, sia ciociaro che pontino, per fare luce su presunte irregolarità nell’erogazione dei fondi per lo sviluppo rurale, stanziati dall’Unione Europea ma gestiti dalle Regioni. Risorse assegnate, spesso, a fondo perduto per ammodernare le aziende agricole sul piano della competitività e della sostenibilità ambientale.
 

Gli indagati in tutto sono 10: tre dipendenti pubblici degli uffici regionali distaccati a Frosinone e il resto sono imprenditori titolari di aziende agricole situate tra il frusinate e il pontino (Fondi, Latina, Terracina). 
Le ipotesi di reato contestate a vario titolo vanno dalla corruzione alla concussione, passando per la truffa e l’omissione di atti di ufficio. Le indagini non sono partite da un esposto, ma come attività autonoma del nucleo investigativo dei carabinieri forestali (Nipaf) di Frosinone. L’ipotesi più grave, su cui si sta cercando di fare luce, è quella secondo cui i fondi del piano per lo sviluppo rurale sarebbero stati assegnati anche ad aziende prive dei requisiti necessari e che tale erogazione sarebbe avvenuta dietro il pagamento di tangenti. 
Vista la gravità dei reati contestati, va ribadito che, allo stato delle indagini, si tratta soltanto di ipotesi e solo il prosieguo degli accertamenti dirà quanto le stesse sia fondate o meno. 

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