La Asl di Frosinone: «Vaccinato un terzo della popolazione». Ma i medici di famiglia insorgono: «A noi poche dosi»

La Asl di Frosinone: «Vaccinato un terzo della popolazione». Ma i medici di famiglia insorgono: «A noi poche dosi»
di Pierfederico Pernarella
Sabato 1 Maggio 2021, 15:10 - Ultimo agg. 18:43
4 Minuti di Lettura

La provincia di Frosinone al giro di boa per raggiungere l'immunità di gregge, ma i medici di famiglia insorgono contro la Regione Lazio: «Noi tagliati fuori ingiustamente». A quattro mesi dall'avvio del piano vaccinale contro l'epidemia Covid emergono luci ed ombre. Intanto le luci. La Asl di Frosinone ieri ha fatto il punto sulla campagna d'immunizzazione. Ad oggi, dicono dalla direzione generale, è stata vaccinato un terzo della popolazione.

I NUMERI

«Sono state effettuate 132.697 vaccinazioni.

Le secondi dosi inoculate sono 43.924. Il 30% della popolazione della Provincia di Frosinone si è sottoposta al vaccino. Un risultato molto soddisfacente raggiunto attraverso lo sforzo di tutti che ci permetterà di raggiungere a breve l'immunità di gregge, fissato al 60% della popolazione vaccinata».

Quasi tutta coperta dal vaccino la popolazione dai 70 anni in su. Ora si sta accelerando su quella compresa tra i 50 e i 69 anni.

La Asl annuncia anche che da lunedì 3 maggio saranno attivi altri due punti vaccinali accessibili sempre mediante la prenotazione sul portale regionale: la Rsa Villa degli Ulivi a Sant'Elia Fiumerapido e il Centro diagnostico di Arce. Due strutture private che si aggiungono all'Ini-Città Bianca di Veroli.

LA PROTESTA

Ma se la Asl si dice soddisfatta per i risultati raggiunti, sono su tutte le furie i medici di famiglia. La Fimmg (Federazione medici di medicina generale) Lazio, a nome di tutte le sezioni provinciali compresa quella di Frosinone, non risparmia critiche alla Regione: «I medici di famiglia lasciati senza vaccini, mentre aumentano gli hub. Una scelta politica, dirompente per la categoria e profondamente sbagliata. In Germania in un solo giorno sono state vaccinate un milione di persone, 730mila dai medici di medicina generale, 270mila negli hub. Tenere i medici di medicina generale in panchina è scelta presbite e miope. Facciamo notare che in quattro mesi negli hub è stato vaccinato lo stesso numero di persone vaccinate dai medici di base per l'influenza, in meno di due mesi».

Una scelta, aggiunge la Fimmg, che sta favorendo i privati a cui vengono dati in gestione gli hub.

Se fossero state fornite le dosi pattuite, i medici di famiglia assicurano che in un mese nel Lazio avrebbero potuto fare oltre un milione di vaccinazioni. E invece sono arrivate solo le rimanenze.
In provincia di Frosinone, tanto per farsi un'idea, ai medici di famiglia più fortunati da gennaio ad oggi sono arrivate 120-130 dosi. Una media di una al giorno. Un contentino al più. Anche perché per settimane la fornitura è stata proprio sospesa.

Ora i medici di famiglia ciociari sono riusciti ad ottenere la garanzia per la fornitura costante di 18 dosi a settimana. Niente di eccezionale, ma almeno la continuità, se rispettata, consentirà una programmazione evitando di creare false aspettative tra gli assistiti.

Alcuni medici però avrebbero rifiutato anche questa condizione perché l'esiguità delle forniture imporrebbe delle scelte tra i pazienti che ritengono ingiuste.
Ai medici di famiglia vengono corrisposti 6,60 euro a dose, ma gli stessi si fanno carico di tutte le spese per cui a conti fatti restano circa 2 euro per il lavoro svolto.

GLI STRAORDINARI

E a proposito di costi per la campagna di vaccinazione la Asl, vista la carenza di personale, sta facendo un massiccio ricorso alle prestazioni aggiuntive per il personale sanitario (60 euro all'ora per la dirigenza medica e non medica, 25 euro per il personale non medico e non dirigente) e straordinari per i ruoli tecnici e amministrativi. Da gennaio a giugno è stata contabilizzata una spesa pari a circa 811mila euro.

È stato inoltre indetto un avviso per raccogliere le adesioni del personale infermieristico interno per svolgere lavoro aggiuntivo. L'Asl di Frosinone, per la campagna di vaccinazione, si avvale anche del personale medico reclutato dalla Protezione civile e di altri 10 medici con contratti a tempo determinato con un compenso di 60 euro all'ora per un massimo di 38 ore settimanali.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA