Doppio ingresso a scuola, i presidi: «Effetti negativi sulla didattica e la vita dei ragazzi»

Doppio ingresso a scuola, i presidi: «Effetti negativi sulla didattica e la vita dei ragazzi»
di Matteo Ferazzoli
Domenica 26 Settembre 2021, 10:00 - Ultimo agg. 27 Settembre, 11:03
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Il nuovo anno scolastico è iniziato da circa 2 settimane. Ma già emergono le prime criticità legate all'orario scaglionato di ingresso negli istituti superiori. In base alle disposizioni prefettizie, che hanno ricevuto le disposizioni didattiche dagli uffici scolastici competenti, anche in ottica di garantire al meglio il contenimento del Covid sui trasporti pubblici con capienza massima dell'80%, sono stati indicati 2 orari diversi di entrata nelle scuole.

Alle ore 8, entra il 60% della popolazione studentesca (le classi prime e seconde). Alle 9 e 40, invece, il restante 40%.

Tra le scuole più in difficoltà ci sono gli istituti tecnici e professionali che hanno un monte ore settimanale molto consistente.

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Per questo motivo, da un coordinamento di dirigenti di alcuni istituti tecnici e professionali della provincia di Frosinone, è stato redatto un documento, firmato da circa una ventina di presidi, anche di qualche liceo ciociaro, che ribadisce le difficoltà rilevate, avanzando alcune proposte di miglioramento. Come l'eliminazione del doppio turno e l'ulteriore potenziamento dei trasporti pubblici. La lettera presto sarà indirizzata alle varie istituzioni competenti.

«Noi degli istituti tecnici e professionali siamo in grave difficoltà spiega Annamaria Greco, dirigente del Brunelleschi Da Vinci del capoluogo- queste scuole hanno un curricolo che prevede dalle 32 fino, in alcuni casi, alle 35 ore settimanali. Organizzare l'orario in 5 giorni fa in modo che con le settime ore gli studenti della seconda fascia oraria, escano dopo le 15:40. Gli studenti, nella maggior parte dei casi pendolari, rischiano di tornare a casa tardissimo, e ciò impatta in modo molto negativo sia sulla didattica che sulla vita relazionale e sociale».

Nei licei

La situazione, poi, non migliora neanche nei licei. Antonia Carlini, preside dello scientifico Severi del capoluogo, afferma: «Stiamo registrando dei disagi per l'uscita dei ragazzi del secondo turno. Molti studenti escono alle 15 e 20 e questo comporta una forte limitazione per lo studio e per le attività extrascolastiche. Auspichiamo che la questione del doppio turno venga rivista e si trovino soluzioni diverse».

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Dello stesso parere Fabio Giona, preside dell'istituto Bragaglia del capoluogo: «L'esperienza del doppio turno vissuta lo scorso anno ha portato a evidenziare gravi criticità legate alla carenza dei trasporti, al mancato completo allineamento degli orari degli stessi con quelli della scuola e al mancato coordinamento tra servizio urbano ed extra urbano. Tali gravi criticità non appaiono superate». Sul doppio turno, continua: «Molti degli studenti escono presto la mattina e fanno rientro a casa molto tardi, venendo privati del giusto equilibrio tra il tempo scuola e quello libero. È necessario che gli organi competenti, monitorando la pandemia e con la collaborazione istituzionale, prestino attenzione alla scuola, eventualmente rivedendo gli orari e potenziando il servizio pubblico».

Gli studenti

A spiegare la posizione degli studenti è Simone Bianchini, referente frusinate della Rete degli Studenti: «Abbiamo riscontrato grandi disagi per queste entrate scaglionate. Dopo 2 anni, non è concepibile che non si sia trovata una soluzione per tornare alla normalità. Le criticità più grandi sono sui trasporti e sui rientri a casa. I pendolari tornano nel tardo pomeriggio e non riescono a fare attività extrascolastiche e neanche a studiare. Come Rete ci stiamo adoperando per un incontro con il Prefetto».

La Prefettura

Dalla Prefettura, invece, ribadiscono che gli orari sono temi di didattica e, conseguentemente, attengono agli uffici scolastici competenti e al Ministero della Pubblica Istruzione. Nella giornata di giovedì, tra l'altro, in una nota, l'ufficio scolastico provinciale ha ribadito ai dirigenti scolastici di attenersi alle disposizioni ricevute.
 

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