Frosinone, percepiva il reddito di cittadinanza ma ha quattro case: rischia il processo per truffa

Frosinone, percepiva il reddito di cittadinanza ma ha quattro case: rischia il processo per truffa
di Emilano Papillo
Venerdì 11 Dicembre 2020, 10:18 - Ultimo agg. 17 Febbraio, 02:35
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Reddito di cittadinanza, nuova presunta truffa a Sgurgola. Dopo il caso del muratore che aveva omesso di dichiarare vincite alla lotteria i per 80.000 euro in quattro anni consecutivi e non denunciando di essere in possesso di una partita Iva, stavolta nel mirino dei controlli è finito un imbianchino di 40 anni, con moglie e figli minorenni.

L’uomo, difeso dall’avvocato Mario Cellitti, dopo essere stato scoperto e denunciato dalla Guardia di Finanza, ha ricevuto la notifica della conclusione delle indagini a suo carico da parte della Procura della Repubblica di Frosinone. Ora rischia il processo per truffa ai danni dello Stato ed appropriazione indebita di somme non dovute per il Reddito di Cittadinanza.

Ad incastrarlo i controlli incrociati delle Fiamme Gialle e dell’Inps.

Malgrado per lo Stato fosse indigente, conduceva una vita agiata. Secondo quanto appurato dalle Fiamme Gialle del comando provinciale di Frosinone, l’uomo nella domanda all’Inps, presentata nel marzo 2019, avrebbe omesso di dichiarare la presenza nel proprio nucleo familiare della mamma pensionata, la quale percepisce un assegno sociale mensile da 650 euro.

Inoltre, stando agli accertamenti della Finanza, l’imbianchino possederebbe due ville alla periferia di Sgurgola e due appartamenti nel centro storico di Anagni. Nelle sue dichiarazioni aveva riportato invece di essere in possesso solo dei due appartamenti tra l’altro al 50% con la moglie. Ville che tra l’altro nelle quali sono presenti tutti comfort di ultima generazioni, dai cancelli automatici ai pannelli fotovoltaici, ed in un caso anche una piccola piscina con mega giardino.

Dalla verifica fiscale è emerso che avrebbe percepito illegalmente per il Reddito di Cittadinanza poco meno di 10.000 euro che ora potrebbe essere costretto a restituire oltre al blocco immediato della misura di sostegno economico. Ma l’imbianchino attraverso il suo legale di fiducia, Mario Cellitti, si è difeso sostenendo di aver ereditato ville ed appartamenti dai nonni della moglie.

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